Questa volta torno nei campi a me più congeniali e vi invio il mio parere su "Quella casa nel bosco":
Ci sono cinque amici: la bionda svampita, l'atleta, lo studioso, il nerd, la vergine innocente (basta accontentarsi...) che vanno in vacanza una casa isolata in mezzo al bosco...di nuovo?? Un'altro film su "gruppo di pirla e casa delle torture"? Insomma, la solita storia... che conosciamo tutti...o forse no.
Ci sono cinque amici: la bionda svampita, l'atleta, lo studioso, il nerd, la vergine innocente (basta accontentarsi...) che vanno in vacanza una casa isolata in mezzo al bosco...di nuovo?? Un'altro film su "gruppo di pirla e casa delle torture"? Insomma, la solita storia... che conosciamo tutti...o forse no.
Parlare di "Quella casa nel bosco" senza rivelare nulla è difficile ma doveroso, perchè se si vuole apprezzarla per davvero, meno sappiamo di "The cabin in the woods" (titolo originale) meglio è.
Gli sceneggiatori Joss Whedon e Drew Goddard, il secondo anche regista del film, da bravi ragazzacci scatenati hanno fatto una cosa che, nella sua semplicità, ha il sapore della genialata.
Prendere tutti i clichè, gli stereotipi e le situazioni più trite di cui l'horror si è nutrito negli ultimi anni, metterli dentro una sola pellicola, e smontarli pezzo per pezzo.
Attraverso due ambienti, due contesti e due differenti punti di vista, Whedon e Goddard ci fanno credere tutto ed il contrario di tutto. Il racconto varia di continuo, i personaggi cambiano, i buoni diventano cattivi, i cattivi paiono buoni, la partita con lo spettatore è apertissima.
E proprio quello spettatore ormai assuefatto da anni di appiattimento di genere, abituato a sequel, remake e reboot finalmente capirà il motivo di tutto questo, il senso del rituale e si renderà conto che, d'ora in poi, nulla sarà più come prima.
Nella seconda parte poi, così diversa dalla prima, tutta la somma delle nostre paure sarà liberata, in un circo splatter in cui i mostri, si ribelleranno ai loro creatori, ma sarà solo l'inizio.
Originale, intelligente nella sua apparente banalità, ironico ed in alcuni momenti, la scena della festa finale con il video sullo sfondo, francamente divertente, "Quella casa nel bosco" è una vera e propria sorpresa.
Imperdibile per i veri appassionati del genere, con un cast perfetto, così ha voluto "il Direttore", "Quella casa nel bosco" possiede un finale quasi epocale.
Perchè se, come dice uno dei personaggi "questa società ha bisogno di sgretolarsi", forse anche il genere ha la necessità di ripartire, e "Quella casa nel bosco" può essere il suo punto zero.
Gli sceneggiatori Joss Whedon e Drew Goddard, il secondo anche regista del film, da bravi ragazzacci scatenati hanno fatto una cosa che, nella sua semplicità, ha il sapore della genialata.
Prendere tutti i clichè, gli stereotipi e le situazioni più trite di cui l'horror si è nutrito negli ultimi anni, metterli dentro una sola pellicola, e smontarli pezzo per pezzo.
Attraverso due ambienti, due contesti e due differenti punti di vista, Whedon e Goddard ci fanno credere tutto ed il contrario di tutto. Il racconto varia di continuo, i personaggi cambiano, i buoni diventano cattivi, i cattivi paiono buoni, la partita con lo spettatore è apertissima.
E proprio quello spettatore ormai assuefatto da anni di appiattimento di genere, abituato a sequel, remake e reboot finalmente capirà il motivo di tutto questo, il senso del rituale e si renderà conto che, d'ora in poi, nulla sarà più come prima.
Nella seconda parte poi, così diversa dalla prima, tutta la somma delle nostre paure sarà liberata, in un circo splatter in cui i mostri, si ribelleranno ai loro creatori, ma sarà solo l'inizio.
Originale, intelligente nella sua apparente banalità, ironico ed in alcuni momenti, la scena della festa finale con il video sullo sfondo, francamente divertente, "Quella casa nel bosco" è una vera e propria sorpresa.
Imperdibile per i veri appassionati del genere, con un cast perfetto, così ha voluto "il Direttore", "Quella casa nel bosco" possiede un finale quasi epocale.
Perchè se, come dice uno dei personaggi "questa società ha bisogno di sgretolarsi", forse anche il genere ha la necessità di ripartire, e "Quella casa nel bosco" può essere il suo punto zero.
Newmoon
4 commenti:
Diffido molto di questi plot consunti.Però il genere mi piace e la tua recensione mi ha fatto venir voglia di guardarlo.
No grazie,non è il mio genere. Affascinante o intelligente che sia delego ad altri la sua visione. Ci si sente alla prossima visione ;)
Francesca
Pare il solito plot consunto. E invece garantisco, vale davvero la visione.
Ci si diverte pure tanto...
Pare il solito plot consunto. E invece garantisco, vale davvero la visione.
Ci si diverte pure tanto...
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