martedì 25 giugno 2013

Cambia la tua vita con un click



Tempo di rivalutazioni. Il post di oggi è dedicato a un grande del cinema americano, spesso sottovalutato.
Ho esagerato?
Non è un attorone fenomenale, proprio per niente, né un genio della comicità. È solo uno che a suo modo è diventato un caso della comicità a stelle e strisce. E a me mi piace. C’è stata la rivalutazione dei trash movies anni ’80, gente come Quentin Tarantino va in brodo di giuggiole per gli spaghetti western e per le porcherie con Lino Banfi, io invece in questa sede voglio riabilitare, almeno in parte, le commedie sboccate, stereotipate, americanissime e sceme con Adam Sandler.
Attore che si è anche cimentato con pellicole differenti, come la stralunata e splendida commedia di Paul Thomas Anderson Ubriaco d’amore o come 50 volte il primo bacio, quasi una versione più romanticosa di Ricomincio da capo, così come l’agrodolce vita di un comico messa in scena nel sottovalutato Funny People di Judd Apatow, oltre ad aver interpretato un caposaldo della comicità moderna come Terapia d’urto, al fianco di uno spumeggiante e cattivissimo (persino più del suo solito) Jack Nicholson.
La sua specialità però sono i filmetti, le commediacce, i cinepanettoni americani. Eccovene una manciata tutta per voi. Occhio a non fare indigestione.

(prima parte)



Cambia la tua vita con un click
(USA 2006)
Titolo originale: Click
Regia: Frank Coraci
Sceneggiatura: Steve Koren, Mark O’Keefe
Cast: Adam Sandler, Kate Beckinsale, Christopher Walken, David Hasselhoff, Henry Winkler, Sean Astin, Jonah Hill, Jennifer Coolidge, Katie Cassidy, Cameron Monaghan, Jake Hoffman, Lorraine Nicholson, Sophie Monk, Nick Swardson
Genere: fantaSandler
Se ti piace guarda anche: The Family Man, Una settimana da Dio, S.O.S. Fantasmi, Vero come la finzione, Pleasantville



Non vi piace questo film?
Non c’è problema, potete schiacchiare il pulsante fast forward e andare alla recensione di un’altra pellicola.
Non vi piace proprio Adam Sandler in generale?
In tal caso, cliccate sul link a qualche mio vecchio post.
Non vi piace Pensieri Cannibali?
Allora che vi devo dire? Ascoltate i pareri cinematografici di Vincenzo Mollica o di Mr. James Ford.



Per quei due gatti che sono ancora rimasti qui a leggere, dico che nell’ambito della filmografia del comico newyorkese Cambia la tua vita con un click rappresenta la pellicola: Adam Sandler + fantascienza.
All’interno della tipica commedia sandleriana, entra qui in gioco in gioco infatti un elemento sci-fi. Un evento paradossale, di quelli alla Ricomincio da capo o alla The Family Man, un film quest’ultimo che mi ricorda tantissimo Click. A un certo punto, per magia e con l’aiuto di Christopher Walken, Adam Sandler entra in possesso di un telecomando universale molto particolare. Il telecomando non funziona solo con la televisione e gli aggeggi elettronici, ma può essere applicato a qualunque ambito della sua vita. La app ha ovvi effetti comici, dal mettere il muto alla moglie che rompe, al sentire parlare il proprio capo in spagnolo. Non è che siano effetti poi così comici, ma vabbè. Questo non è solo e non è tanto un film comico. Questo è un film drammatico. Ebbene sì.
Stufo di tutti gli impegni, diviso tra lo stress da lavoro e lo stress da famiglia, Adam Sandler comincia a mandare avanti in fast forward tutte le parti noiose della sua vita, come il traffico, le malattie e persino il sesso coniugale…
Nel film, la moglie di Adam Sandler è Kate Beckinsale, tra l’altro qui più topa che mai. Roba da raggiungere picchi assoluti di gnoccaccine che poche altre donne al mondo possono eguagliare. Adam Sandler quindi è scemo?
Sì, è scemo. È talmente fissato con la sua carriera da dimenticare tutto il resto, persino la moglie MILF, fino a che le cose con il telecomando non gli sfuggiranno del tutto di mano…



Nella seconda parte, il film diventa un dramma futuristico. Ve l’ho detto che non è un film comico. Non solo, almeno. Cambia la tua vita con un click a un certo punto cambia film con un click e si trasforma in una riflessione profonda (profonda per quanto può esserlo una pellicola con Adam Sandler) sulla vita. È un film esistenziale. Proprio così. Ed è persino commovente. Per quanto assurdo, trash, semplicistico possa essere considerato, è una visione emozionante, che in più ci rammenta una lezione importante: le parti apparentemente noiose, quelle che nelle pellicole cinematografiche di solito vengono saltate proprio come fa il protagonista, in realtà sono il sale della vita. Ogni volta che vorreste schiacciare il pulsante flash forward, o che vorreste cambiare canale, fate quindi attenzione. Potreste perdervi qualcosa di prezioso. Come questo post su Click e sul cinema sandleriano.
(voto 7/10)



Io vi dichiaro marito e marito
(USA 2007)
Titolo originale: I Now Pronounce You Chuck & Larry
Regia: Dennis Dugan
Sceneggiatura: Barry Fanaro, Alexander Payne, Jim Taylor
Cast: Adam Sandler, Kevin James, Jessica Biel, Ving Rhams, Dan Aykroyd, Steve Buscemi, Nick Swardson, Dave Matthews, Lance Bass, Rob Corddry, Chandra West, Jamie Chung, Rob Schneider, David Spade, Nicholas Turturro, Steve Buscemi
Genere: omoSandler
Se ti piace guarda anche: In & Out, Mrs. Doubtfire, Blades of Glory


 Adam Sandler + Gay.
Come anche negli altri casi, il cinepanettone americano è composto da due ingredienti. Uno è l’elemento base, quello fisso che non può proprio mancare, ovvero Adam Sandler, di solito accompagnato da tutta la sua cricca di amici onnipresenti, come il facia da pirla Nick Swardson e il puttano in saldo Rob Schneider. L’altro ingrediente invece cambia ogni volta. È la variante che mette in moto situazioni differenti in cui il Sandler può esprimere la sua solita comicità. Un cambiamento nella continuità.
Dopo la variante vagamente fantascientifica di Click, in Io vi dichiaro marito e marito tocca alla tematica gay. Non che avessimo dubbi in proposito, ma naturalmente gli stereotipi sull’omosessualità abbondano che è un piacere.
Battutacce, doppi sensi, volgarità varie? Presenti pure loro!
Canzoni super gay di ABBA, Ace of Base, Pet Shop Boys, Deee-Lite, Bee Gees, Queen, Cyndi Lauper, George Michael e Chaka Khan (il leitmotiv del film “I’m Every Woman” è suo)? Super presenti!

Qualche eccesso di buonismo, soprattutto nel finale? Presente pure quello.
I film di Adam Sandler saranno anche volgari e scorreggioni fin che si vuole, però alla fin fine dimostrano di possedere un cuore d’oro e un occhio di riguardo per i buoni sentimenti. Happy ending spesso zuccherosi compresi. D’altra parte, anche questo fa parte della commedia, altrimenti ci ritroveremmo in un drama e poi siamo pur sempre nell’ambito del cinemone commercialone americanone, che altro pretendere?
La sceneggiatura co-firmata tra gli altri anche da un certo Alexander Payne, non è poi nemmeno tanto male. In bilico tra politically correct e incorrect, la vicenda dei due pompieri etero, il poco divertente Kevin James e il nostro eroe di giornata Adam Sandler, che fingono di essere gay, in modo da permettere al secondo di essere tutore legale dei figli del primo, funziona e diverte abbastanza. A mettere in crisi il playboy Sandler nel suo fingersi omosessuale ci penserà l’avvocato dell’improvvisata coppia, interpretato da una Jessica Biel che a me di solito non dice un granché, però qui va riconosciuto che è piuttosto sexy.
Una commedia gay, non gay quanto Blades of Glory con Will Farrell va detto e nemmeno quanto Behind the Candelabra, ma in grado di rendere comunque molto gai.
(voto 6/10)


continua...

Cannibal Kid

1 commento:

Director's cult ha detto...

ehm, abbiamo sbottonato la manica e l'abbiamo allargata con quel 7 a Cambia la tua vita con un click? ;-)
Per me parte bene e poi si incasina un po' nel finale, ma il film vale la pena solo per la scena in cui Sandler tira le pappine a David Super Car Hasselof! :-D
Ma poi il trashume di Adam Sandler è mitico, e poi i suoi discorsi agli MTV movie awards sono memorabili!