“Passai quasi tutto il pomeriggio successivo nella biblioteca dentro cui Wenders Ha girato molte scene del suo film Il cielo sopra Berlino. La Staatsbibliothek di Hans Schroun direi che è un luogo privo di volumi, se l’espressione non suonasse come un calembour un po’ cretino. Lo spazio pare avvolgerti e nello stesso tempo collocarti a distanza da ciò che ti circonda. Gli altri sembrano privi di profondità. Impressione di pura superficie, scivolamento. L’edificio, magnifico esempio di quella che si chiama architettura organica, è quasi coetaneo del Muro: curioso come un Paese possa dare di sè, nello stesso momento storico, due immagini così diverse- una soffice ed accogliente, l’altra rigida, fratta. Quando uscii, verso sera, guardai Berlino come fosse la versione tutta a colori del film di Wenders. Una versione più morbida, tumefatta.” Mario Fortunato, Quelli che ami non muoiono
La Biblioteca Nazionale di Berlino, progettata da Hans Scharoun, venne costruita volutamente e provocatoriamente, negli anni della guerra fredda, a ridosso della “terra di nessuno”, la zona della vecchia Postdamerplatz, ripresa da Wenders ne “Il cielo sopra Berlino”.
Nel film di Wenders (1987), due angeli, Damiel (Bruno Ganz) e Cassiel (Otto Sander), scendono sulla terra e si mescolano fra la popolazione di Berlino. Damiel incontra Marion, una trapezista; per lei deciderà di perdere le ali. Un ex angelo (Peter Falk) lo aiuterà a trasformarsi in un semplice mortale.
2 commenti:
Brividi ! Il posto è bellissimo, il film uno dei miei preferiti.
Ieri ho visto un film di Kieslovskij dall'atmosfera analoga...
Per fortuna ci sono registi come loro.
Grazie, Nick!
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