sabato 8 settembre 2012

Seven



Trama:  Il detective Somerset, subito prima di andare in pensione, segue il suo ultimo caso in coppia con il giovane collega Mills: una serie di omicidi feroci, dietro i quali si delinea la personalità di un fanatico religioso di spaventosa intelligenza.

Oramai nelle metropoli farsi gli affari propri è diventato una scienza. 
Nella prevenzione allo stupro la prima lezione è "Mai gridare aiuto ma sempre al fuoco”. Nessuno risponde a una richiesta di aiuto. Tu urla al fuoco e arrivano di corsa.

1) Gola
2) Avarizia
3) Accidia
4) Lussuria
5) Ira 
6) Superbia
7) Invidia
Sette peccati capitali per sette efferati delitti.
Dietro a ciò, un predicatore senza nome e senza identità, lucido e spietato, fermamente deciso ad attuare un disegno ben preciso, portatore di vendetta.
In una città senza nome, indifferente ormai alla presenza del male si svolge una partita a scacchi crudele, tra un uomo autoproclamatosi giustiziere di un mondo dove ogni valore è caduto, e due poliziotti.
Il primo è anziano, esperto, indurito dalla vita, che gli ha fatto vedere troppo ed insegnato a non mostrare le proprie emozioni.. Il secondo, al contrario, è giovane, è il suo primo incarico importante, impulsivo  uno che "vive delle proprie emozioni". Sarà lui a pagare il prezzo più alto. Perché in una società dove ormai senza più speranza, forse "vivere delle proprie emozioni" ti rende un facile bersaglio.
Con "Seven" David Fincher realizza probabilmente il suo capolavoro, una pellicola che si colloca tra i capolavori senza tempo.
La splendida fotografia di Darius Khondji è la tela perfetta per una storia del meccanismo implacabile, in cui si muovono tre interpreti al loro meglio.
Morgan Freeman è un poliziotto acuto e malinconico che intuisce presto la gravità della situazione, Brad Pitt , forse questa è la sua interpretazione migliore, il collega più giovane, avventato e un po' spaccone, inconsapevole dell'abisso in cui starà per sprofondare.
Kevin Spacey è il volto del male, anonimo, irriconoscibile, indistinguibile, diabolico.
"Seven" è un film senza vincitori, senza eroi.
Lo spettatore non vede nulla, le scene più disgustose sono rapidi flash o soltanto intuite, ma attonito e sconvolto guarda tessere la tela.
E non ha più scampo.



5 commenti:

Rumplestils Kin ha detto...

Uno dei film migliori di sempre. Il personaggio di Kevin Spacey è quasi meglio di Hannibal Lecter. Peccato che poi Fincher sia andato stilisticamente a finire un po' anonimo.

Melinda ha detto...

Come detto già...sottoscrivo tutto :D

Unknown ha detto...

...la scena con Freeman in biblioteca, sottofondo Bach, grande poliziesco!

Blackswan ha detto...

Capolavoro ! E pochi cazzi ! :)

Ade ha detto...

Bellissimo!