domenica 2 settembre 2012

BRING ME THE HORIZON - THERE IS A HELL,BELIEVE ME I'VE SEEN IT.THERE IS A HEAVEN,LET'S KEEP IT A SECRET

Che questi ragazzini poco più che ventenni fossero una bella novità del mondo metal, lo avevamo intuito fin dall'esplosivo esordio " Count your blessing ", datato 2006. Un disco, quello, di feroce death metal core, totalmente privo di compromessi, giocato tutto su improvvisi rallenties e devastanti accelerazioni. Questo nuovo " There is a Hell.. " non solo rappresenta la conferma delle capacità del talentuoso combo inglese, ma è soprattutto un discreto passo avanti nell'evoluzione musicale di un sound che facendosi più maturo riesce a uscire dalla nicchia di genere per abbracciare un pubblico più eterogeneo. "There is a hell ", prendete il paragone con le dovute riserve, somiglia come concezione e struttura a quel capolavoro del metal core che fu " Grey Britain" dei Gallows : una musica arrabbiatissima, barricadera, fatta di assalti all'arma bianca, la cui brutalità di suoni viene amalgamata con pregevoli inserti d'archi, con un uso parsimonioso, ma puntuale, dell'elettronica, con l'accostamento fra il cantato screaming di Oliver Sykes e angeliche voci femminili. Il monolite di brutalità che era " Count your blessing " è dunque mitigato da una produzione all'avanguardia, da un suono moderno, da uno sbilanciamento verso aperture più melodiche già intraviste nel brano finale del precedente Suicide Season, senza che però venga intaccata la potenza delle canzoni.




Anzi, è probabilmente questa novità a rendere il terzo lavoro dei Bring Me Horizon un'opera matura e di maggior spessore, nella quale le doti tecniche dei ragazzi vengono esaltate da un produzione più pulita ( ottimo il lavoro chitarristico e gli intrecci di voci dai molteplici timbri ) ,senza che per questo l'impatto devastante delle composizioni ne venga a risentire. Anzi, a ben sentire, le partiture elettroniche o le sospensioni quasi sinfoniche, enfatizzano la violenza delle accelerazioni, dando a "There Is A Hell.. una lucidità creativa, la cui mancanza in passato, nonostante l'ortodossia del suono, era il punto debole della band. 



Blackswan, domenica 02/09/2012

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