Schegge di follia
(USA 1988)
Titolo originale: Heathers
Regia:
Michael Lehmann
Cast: Winona
Ryder, Christian Slater, Shannen Doherty, Lisanne Falk, Kim Walker
Genere: high skull
Se ti piace guarda anche: Mean
Girls, Pretty Persuasion, Cruel Intentions, Donnie Darko, Beverly
Hills 90210
Settimana di rientri a scuola, almeno
in molte regioni italiane, e quindi quale occasione migliore per
riproporre un classico del cinema liceale? E quale epoca migliore
degli anni Ottanta, una miniera preziosa di cult cui si può sempre
attingere, senza il rischio di rimanere a mani vuote, o quasi?
Tra i film di super culto che ancora
mancavano all’appello delle visioni cannibali, c’era questa
scheggia di follia impazzita. Heathers è una pellicola estremamente
cattiva, dannatamente politically incorrect, tremendamente avanti nei
tempi, che ci scaraventa in un liceo pre-Beverly Hills 90210 e
pre-Columbine.
Cosa hanno a che fare tra loro due high
school che più lontane non si potrebbe immaginare?
Niente, all’apparenza. Quella di
Beverly Hills 90210 innanzitutto è una school very cool ma fittizia,
oltre a essere la scuola per i ricchi & privilegiati dell’elite
californiana. Columbine invece è una school vera, very un bel
niente, un normale liceo della Middle America. Eppure questi due
licei che negli anni Novanta diventeranno famosi o meglio famigerati
sono come fusi qui, dentro questa pellicola schizzata, mascherata da
regolare commedia 80s.
La trama? Winona Ryder è Veronica, una
ragazza riuscita a entrare nel gruppo delle ragazze più popolari
della scuola, le Heather. Heather non è il nome del gruppo, è solo
che si chiamano tutte e 3 Heather. 3 Heather = 1 cervello solo, tanto
per fare una breve lezione di matematica. Una delle 3 Heather è
Shannen Doherty, di lì a poco teen idol globale proprio nel citato
Beverly Hills 90210. Veronica è la “diversa” che riesce a
integrarsi all’interno della cerchia più esclusiva del liceo,
quella che cerca di omologarsi alla massa e stare alle regole del
gioco per diventare popolare e quella che allo stesso tempo cercherà
di combattere il sistema dall’interno.
A darle una mano ci penserà Christian
Slater, il ragazzo fico ma ribelle del liceo. Una sorta di precursore
del Dylan McKay dell’ancora una volta citato Beverly Hills 90210.
Almeno questo è quanto fa all’inizio, prima che si trasformi in
una sorta di folle precursore degli autori delle stragi di Columbine,
o del cinema di Aurora. Prima che si trasformi in un personaggio
dotato di una ferocia brutale, come i protagonisti del recente God
Bless America, o come il Mickey Knox (sicuri non sia parente di
Amanda?) di Natural Born Killers. Veronica, inizialmente attratta dal
suo fascino, diventerà la sua Mallory? O, se la scuola l’avete
finita da più e più decenni e non avete capito il riferimento, i
due diventeranno i nuovi Bonnie & Clyde? E, se non avete capito
nemmeno questo riferimento, quanti anni avete? 130 mila?
Per scoprire il destino di Veronica e
delle Heathers, fate come me e recuperate una delle pellicole più
grottesche, allucinanti, folli, cattive degli anni Ottanta. Durante
la visione, nemmeno vi accorgerete della sua brutalità, che si agita
sotto una superficie teen ultra patinata e glamour. Eppure,
penetrando tra atmosfere oniriche pre-Donnie Darko e bastardate che
fanno passare le future protagoniste di Mean Girls e Pretty Little
Liars come delle dilettanti, vi ritroverete di fronte a una vera
scheggia di follia impazzita all’interno del cinema del decennio.
Al punto che, per una volta, il come al solito ultrafantasioso titolo
dato in Italia non appare campato lì nemmeno tanto a caso. Che
follia è mai questa?
(voto 7+/10)
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