martedì 11 settembre 2012

Schegge di follia


 
Schegge di follia
(USA 1988)
Titolo originale: Heathers
Regia: Michael Lehmann
Cast: Winona Ryder, Christian Slater, Shannen Doherty, Lisanne Falk, Kim Walker
Genere: high skull
Se ti piace guarda anche: Mean Girls, Pretty Persuasion, Cruel Intentions, Donnie Darko, Beverly Hills 90210

Settimana di rientri a scuola, almeno in molte regioni italiane, e quindi quale occasione migliore per riproporre un classico del cinema liceale? E quale epoca migliore degli anni Ottanta, una miniera preziosa di cult cui si può sempre attingere, senza il rischio di rimanere a mani vuote, o quasi?
Tra i film di super culto che ancora mancavano all’appello delle visioni cannibali, c’era questa scheggia di follia impazzita. Heathers è una pellicola estremamente cattiva, dannatamente politically incorrect, tremendamente avanti nei tempi, che ci scaraventa in un liceo pre-Beverly Hills 90210 e pre-Columbine.
Cosa hanno a che fare tra loro due high school che più lontane non si potrebbe immaginare?
Niente, all’apparenza. Quella di Beverly Hills 90210 innanzitutto è una school very cool ma fittizia, oltre a essere la scuola per i ricchi & privilegiati dell’elite californiana. Columbine invece è una school vera, very un bel niente, un normale liceo della Middle America. Eppure questi due licei che negli anni Novanta diventeranno famosi o meglio famigerati sono come fusi qui, dentro questa pellicola schizzata, mascherata da regolare commedia 80s.

La trama? Winona Ryder è Veronica, una ragazza riuscita a entrare nel gruppo delle ragazze più popolari della scuola, le Heather. Heather non è il nome del gruppo, è solo che si chiamano tutte e 3 Heather. 3 Heather = 1 cervello solo, tanto per fare una breve lezione di matematica. Una delle 3 Heather è Shannen Doherty, di lì a poco teen idol globale proprio nel citato Beverly Hills 90210. Veronica è la “diversa” che riesce a integrarsi all’interno della cerchia più esclusiva del liceo, quella che cerca di omologarsi alla massa e stare alle regole del gioco per diventare popolare e quella che allo stesso tempo cercherà di combattere il sistema dall’interno.
A darle una mano ci penserà Christian Slater, il ragazzo fico ma ribelle del liceo. Una sorta di precursore del Dylan McKay dell’ancora una volta citato Beverly Hills 90210. Almeno questo è quanto fa all’inizio, prima che si trasformi in una sorta di folle precursore degli autori delle stragi di Columbine, o del cinema di Aurora. Prima che si trasformi in un personaggio dotato di una ferocia brutale, come i protagonisti del recente God Bless America, o come il Mickey Knox (sicuri non sia parente di Amanda?) di Natural Born Killers. Veronica, inizialmente attratta dal suo fascino, diventerà la sua Mallory? O, se la scuola l’avete finita da più e più decenni e non avete capito il riferimento, i due diventeranno i nuovi Bonnie & Clyde? E, se non avete capito nemmeno questo riferimento, quanti anni avete? 130 mila?



Per scoprire il destino di Veronica e delle Heathers, fate come me e recuperate una delle pellicole più grottesche, allucinanti, folli, cattive degli anni Ottanta. Durante la visione, nemmeno vi accorgerete della sua brutalità, che si agita sotto una superficie teen ultra patinata e glamour. Eppure, penetrando tra atmosfere oniriche pre-Donnie Darko e bastardate che fanno passare le future protagoniste di Mean Girls e Pretty Little Liars come delle dilettanti, vi ritroverete di fronte a una vera scheggia di follia impazzita all’interno del cinema del decennio. Al punto che, per una volta, il come al solito ultrafantasioso titolo dato in Italia non appare campato lì nemmeno tanto a caso. Che follia è mai questa?
(voto 7+/10)



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