Le pagine della nostra vita
(USA 2004)
Titolo originale:
The Notebook
Regia: Nick
Cassavetes
Cast: Ryan
Gosling, Rachel McAdams, James Garner, Gena Rowlands, James Marsden,
Kevin Connolly, Sam Shepard, Joan Allen
Genere:
stracciamaronstrasentimentale
Se ti piace
guarda anche: La memoria del cuore, I passi dell’amore, Keith,
Remember Me, Dear John
Le pagine della
nostra vita sono la quintessenza del nicholasparksismo.
Dopo aver letto
questa frase, il 50% dei lettori, presumibilmente i lettori uomini,
saranno corsi in bagno a vomitare nauseati. Oppure saranno andata a
cercare su Wikipedia il termine “nicholasparksismo”. Non trovando
risultati soddisfacenti, si saranno rifugiati a guardare YouPorn.
L’altro 50% dei
lettori, presumibilmente le lettrici, avrà invece tirato un sospiro
sognante: “Aaah”, ripensando al romanticume che questa pellicola,
che presumibilmente avranno visto tra le 500 e le 1000 volte, emana
da ogni suo poro.
C’è poco da fare.
Non ci sono Titanic o Twilight che tengano. Sebbene ai tempi della
sua uscita Le pagine della nostra vita (The Notebook) non abbia fatto
sfracelli di incassi come i due celebri “colleghi”, nell’ultima
decade è diventato il simbolo stesso del film romantico. Quello che
qualunque donna (sì, anche la più indie-cinefila) si guarda
ingozzandosi voracemente di gelato dopo la rottura o un litigio col
fidanzato.
Cos’ha di tanto
speciale questa pellicola?
Non lo so. Andate a
chiederlo a una donna che, tra un sospiro e l’altro, forse saprà
spiegarvelo. A un occhio maschile, tutto questo fascino è abbastanza
inspiegabile. Io ad esempio ho trovato migliori e più coinvolgenti
altri film sullo stesso genere come il recente La memoria del cuore,
con la stessa Rachel McAdams, oppure I passi dell’amore, forse il
più decente tra le pessime trasposizioni cinematografiche dei
presumibilmente pessimi (dico presumubilmente perché non avendoli
letti non posso affermarlo con certezza) romanzi di Nicholas Sparks.
Non sapete chi è
Nicholas Sparks?
Per voi uomini duri
che non sapete chi sia, e che vivreste benissimo anche continuando a
non conoscerlo, è lo scrittore più strappalacrime in circolazione
in America. E non solo in America. È uno cui gli Harmony glie fanno
'na pippa, glie fanno. È l’autore di un sacco di drammoni che
ahinoi sono diventati anche un sacco film di altalenante ma spesso
buon successo:
Le parole che non ti
ho detto
I passi dell’amore
Le pagine della
nostra vita
Come un
uragano
Dear
John
The
Last Song
Ho cercato il tuo
nome
Solo dai titoli vi
sono cadute le palle?
Tranquilli, è
normale.
Però cerchiamo di
capire perché questo autore, oltre che tanto odiato e sbeffeggiato,
sia tanto amato. Soprattutto: perché Le pagine della nostra vita è
diventato un cult così clamoroso, almeno per quanto riguarda
l’ambito delle pellicole stramegaromanticose.
A fare tanto, sono i due protagonisti: lui è Ryan Gosling. Ormai non ha più nemmeno bisogno di presentazioni, ormai è amato da tutte e da tutti. Dalle donne soprattutto per questo film dove ha la parte di Noah, un uomo che fa di tutto per stare insieme all’unico amore della sua vita, mentre dagli uomini è amato più che altro per l’interpretazione del silenzioso guidatore Driver di Drive.
Lei invece è Rachel McAdams, già perfida bitch Queen B in Mean Girls e attualmente lanciatissima nel cinema d’autore più d’autore che ci sia, tra Midnight in Paris di Woody Allen e i nuovi To The Wonder di Terrence Malick e Passion di Brian De Palma, entrambi in concorso al prossimo Festival di Venezia. Ma è anche l’erede di Juliona Roberts come nuova regina dei film romantici, grazie a titoli come La memoria del cuore, La neve nel cuore, Un amore all’improvviso e qualunque altra pellicola con cuore o amore nel titolo.
La storia narrata
tra Le pagine della nostra (ma nostra de chi?) vita poi è una
storiona che contiene tutti, ma proprio tutti, gli ingredienti del
melodramma più drammatico e racconta di un amore eterno, più forte
di qualunque ostacolo. Tra questi vi sono:
I genitori che si
oppongono all’unione dei due protagonisti, visto che lei è ricca e
lui un morto de fame.
La guerra, perché
lui va a fare il militare e lei la crocerossina.
Il terzo incomodo:
un tipo bello, ricco, intelligente, sensibile, atletico, coraggioso,
brillante, balla pure bene… Il classico super uomo che può essere
uscito giusto da una fantasia femminile, o in alternativa dalla mente
deviata dello Sparks.
La malattia, lei
sarà colpita da una forma di demenza senile che le impedisce di
ricordare per tipo più di 5 minuti il suo grande “indimenticabile”
amore.
Gli ingredienti per
un super mega melodramma strappalacrime quindi ci sono tutti. Solo
che sono persino troppi e sono miscelati in una maniera talmente
perfetta e precisina da risultare piuttosto asettici che commoventi.
Così come le scene di bacio e i momenti più sentimentali appaiono
davvero esagerati e artefatti. La regia da sceneggiato Rai di Nick
Cassavetes (figlio di John Cassavetes e Gena Rowlands, che qui ha la
parte di Rachel McAdams da vecchia) poi certo non aiuta. Niente da
dire invece sui due protagonisti, ottimamente in parte, sebbene
entrambi abbiano fatto di molto meglio, e con un’enorme chimica.
La spiegazione di un
culto così enorme come classico d’amore assoluto credo però sia
un’altra. In genere non mi piace fare ragionamenti sessisti, anche
perché io per primo ad esempio sono appassionato di un sacco di film
e soprattutto telefilm che sarebbero a target prevalentemente
femminile. Ma per un film come questo non ci sono ca**i che tengano:
se siete donne, lo amerete alla follia, piangerete come fontanelle,
lo guarderete ingozzandovi di gelato fino ad avere il mal di pancia,
desiderete vivere un amore come quello rappresentato e trovare un
uomo come Ryan Gosling. Se siete uomini, arriverete all’ultima
scena, vi chiederete: “Embé?”, rutterete fragorosamente a causa
di tutta la birra ingerita per rimanere svegli e poi metterete su il
DVD di Drive.
4 commenti:
Io ho una domanda: nella foto dove lui tiene in braccio lei e si baciano, c'è una terza gamba?
Io sono indecisa andrei volentieri a vomitare come gli uomini, però se con la scusa del film posso ingozzarmi di gelato (anche senza delusione d'amore) come le donne..
In ogni caso Drive è stato il mio film di formazione, grazie al quale ora quando accompagno le amiche a fare shopping posso dire con assoluta certezza: io ti aspetto per tre minuti esatti, se fra tre minuti non esci dal negozio, io me ne vado. Funziona, soprattutto se me ne vado davvero (al bar a ingozzarmi di gelato).
Che questo film faccia piangere a fontanella tutte le donne mi sembra plausibilissimo, visto quant'è banale, anche le donne son sensibili a certo spreco di denaro (con la stessa cifra quanti abiti si potrebbero comprare).
Ed Elle sia, senza se e senza ma.
Condivido a tal punto il suo post che non ho bisogno di aggiungere altre parole ... no aspetta solo una.. ma di che donne parli? ;)
Francesca
A me è piaciuto moltissimo.
*_*
Ok..lo ammetto l'ho visto anch'io..in effetti era per gli attori principali..ma non per Goslin..io mi ricordavo un altro(?)0________0 Mah..e sì,diciam che la lacrimuccia è scesa..però no,niente gelato ed è la seconda volta che toppo(la prima è stata andare a vedere al cinema Chocolat senza almeno un quadratino di cioccolato..una crisi di astinenza da urlo dopo i titoli di coda..).Ho visto "le parole che non ti ho detto"..dopo aver letto anni e anni e anni fa..in un'estate strana..afosa..e in piena crisi ormonal esistenziale..il romanzo di Sparks..Beh,il film m'è piaciuto(quello con Kevin Costner..anche se io adoravo Paul..)..perchè quando hai il cuore sottosopra..devi trovare un pretesto visibile,efficace,per giustificare le tue lacrime..e quello era il migliore:-)Dopo questo film e dopo "la moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo"(o una cosa del genere)sempre con la stessa attrice ho detto "ok,ora basta".Il gelato,meglio mangiarlo da solo..:-)
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