domenica 22 aprile 2012

Warren Zevon


Sicuramente molti di voi avranno avuto modo di ascoltare qualcosa di Warren Zevon; per altri invece il nome suonerà nuovo e magari potrebbe essere interessante sapere alcune cose su di lui.
Queste mie poche righe non vogliono certo essere una recensione musicale dei suoi album (di quelle in giro ne troverete tante e scritte da persone ben più titolate di me); non voglio nemmeno segnalare la sua discografia essenziale, che un buon amante della musica deve assolutamente conoscere (fate un giro in Internet e ascoltate quello che preferite).
Vorrei solo ricordare una persona tranquilla, che nel 1986 intitolava  “A Quiet Normal Life: The Best of Warren Zevon”, la sua prima raccolta di brani.  


Tanto per inquadrare brevemente il soggetto, diremo che Warren è figlio di un giocatore d’azzardo e che cresce in giro per l’America, appassionandosi alla musica folk e poi al rock.
Cantautore polistrumentista, è coetaneo di Jackson Browne, vive il suo stesso periodo musicale, ma a differenza sua non ha mai realizzato grosse vendite commerciali, se si eccettua “Exitable boy” del 1978 che entrò nella top ten americana, ma solo perché al suo interno era contenuto il singolo “Werewolves of London”, che tutti quanti avrete sicuramente ascoltato almeno una volta nella vita.

Ha cantato e suonato con grandi artisti come il già citato Jackson Browne, Neil Young, Bob Dylan, Bruce Springsteen, R.E.M., Fleetwood Mac, Eagles, Linda Ronstadt,  David Gilmour, Jerry Garcia; e questi solo per citarne alcuni. Se si da una scorsa alle note di copertina dei suoi album, si può leggere una buona parte della musica rock americana degli anni settanta e non solo.
Ha pubblicato un album intitolato “Sentimental Hygiene” alla realizzazione del quale hanno collaborato, tra gli altri, i R.E.M. e al suo interno c’è una canzone intitolata “Reconsider Me”;  riascoltarla dopo alcuni anni,  si capisce da dove siano poi saltate fuori certe atmosfere che si trovano in “Out of time” e “Automatic for the people”.
Addirittura Zevon e gli altri tre R.E.M., vale a dire Berry, Buck e Mills, fondarono un gruppo chiamato  Hindu Love Gods e insieme incisero persino un album.  
Ha scritto diverse canzoni interpretate da altri artisti, che hanno venduto tantissimo; Linda Ronstadt ne ha inserite addirittura due in “Simple Dream” (uno degli LP più venduti di sempre): “Carmelita” e “Poor Poor Pitiful Me”. Per non parlare poi di canzoni come “Mohammed’s Radio” e “Hasten Down the Wind”


Malgrado tutto questo, per lui riuscire a incidere un album era sempre una gran fatica; era faticoso trovare i soldi, trovare la casa discografica, riuscire a passare nelle radio o alla televisione.
L’unica cosa che non gli creava mai problemi era trovare i musicisti che volessero suonare nei suoi dischi; musicisti-amici che nel suo ultimo album del 2003, addirittura lo seguirono persino fin dentro casa sua, pur di suonare con lui.
Warren ormai stava malissimo e non si spostava nemmeno più di casa; infatti pochi giorni dopo l’uscita di “The wind” , muore di cancro.

E d’improvviso vince la bellezza di due Grammy Award: quale miglior duetto insieme a  Bruce Springsteen  per “Disorder in the House” e quale miglior album di folk contemporaneo.  Ottiene anche la  nomination per la miglior canzone dell’anno, con  “Keep Me in Your Heart” che è anche l’ultima canzone del suo ultimo album.
Lui sapeva che presto sarebbe morto e non se ne faceva un problema; rimane famosa la sua partecipazione dell’ ottobre 2002 al David Letterman Show, nella quale discute amabilmente con il famoso conduttore sul fatto che gli sia stato diagnosticato un male incurabile e che quindi presto avrebbe lasciato questa valle di lacrime. In quell’occasione disse una frase che racchiude tutto il suo fatalismo e la sua concezione della vita: “Da adesso in poi mi gusto ogni singolo sandwich”.
Sapeva che “The wind” sarebbe stata la sua ultima incisione e avrebbe potuto concludere il disco con un brano dal testo filosofico, che magari spiegava il suo senso della vita, che ci lasciasse il suo testamento spirituale.
Ma lui non è mai stato una rock star in preda a deliri di onnipotenza ed eccessi o un predicatore con la chitarra fumante e decide di concludere il disco con una canzone d’amore.
La sua è stata una vita sfortunata e discreta, senza l’emozione di stadi pieni di fans deliranti e osannanti, ma piena di sentimenti e amicizia.

Pochissimo tempo dopo la sua morte, succede però un fatto straordinario: gli amici di una vita decidono di rendergli omaggio, e ciascuno di loro incide un suo brano a scelta; il CD che ne viene fuori è intitolato “Enjoy Every Sandwich: The Songs of Warren Zevon”.
Qui ritroviamo brani che vanno dalla sua primissima produzione sino all’ultimo  “The wind” e persino un brano semi-inedito. Bob Dylan canta un bravo dal vivo e Bruce Springsteen fa altrettanto; poi c’è Jackson Browne, il suo chitarrista e produttore Waddy Watchel, suo figlio Jordan Zevon e il suo collaboratore storico Jorge Calderon, che chiude anche questo album con “Keep Me in Your Heart”.
L’incisione di questo album è un fatto del tutto anomalo; non è comune che dopo la morte di un cantante, si radunino i suoi più intimi amici e gli rendano onore. E’ un segno di grande stima ed affetto, che mi fa pensare.

Cosa resterà di noi dopo la nostra morte? Cosa resterà di una vita fortunata o sfortunata che sia stata? Credo che resteranno i ricordi dei nostri gesti, nella mente di chi ci ha amato, chiunque esso/a sia; più forte è l’amore che riusciamo a creare e più a lungo vivremo.

Non voglio credere che resteranno solo dei sandwich smangiucchiati a metà.



Le ombre stanno calando e sono a corto di fiato
Tienimi nel tuo cuore per un po’

Se ti lascio non vuol dire che io ti ami di meno
Tienimi nel tuo cuore per un po’

Quando ti alzi la mattina e vedi quel sole pazzesco
Tienimi nel tuo cuore per un po’

C’è un treno notturno in partenza, quando tutto è detto e fatto
Tienimi nel tuo cuore per un po’

A volte, quando starai facendo cose semplici intorno a casa
Forse penserai a me e sorriderai 

Tu sai che sono legato a te come i bottoni della tua camicetta
Tienimi nel tuo cuore per un po’

Tienimi nei tuoi pensieri, portami nei tuoi sogni
Quando l’inverno arriva mantieni i fuochi accesi
E io sarò accanto a te



ps. grazie al Granduca di Moletania per questo suo primo post per l'Orablù...

4 commenti:

Elle ha detto...

Werewolves of London la conosco!!!
(le altre no)
Penso sia un gesto bellissimo questo disco interpretato dagli amici, il modo migliore per conservare un ricordo "attinente" alla persona. Io sono fra quelli che non l'avevano mai sentito nominare, ma sarà la mia colonna sonora di oggi, grazie Granduca :)
E sono d'accordo che di noi tutti resterà quello che abbiamo fatto, quello che abbiamo regalato (non materialmente, ma in forma di sensazioni ed emozioni) alle persone che abbiamo incontrato, anche a quelle che non si ricordano il nostro nome, eppure non dimenticheranno noi come persona (speriamo..)

Granduca di Moletania ha detto...

Prima di tutto, grazie di aver dato asilo a questo mio post; sono davvero emozionato.
Tra tutti i musicisti che mi piacciono e di cui avrei voluto scrivere, ho scelto Zevon seguendo un ragionamento che mi sono trovato a fare nei giorni scorsi, dopo la morte del calciatore Morosini.
In tutti i servizi televisivi preparati in seguito alla suo morte, ho visto solo riprese televisive fatte da lontano o di sbieco; non esiste nemmeno una sua intervista .
Eppure adesso sono tutti certi che fosse un buon giocatore e soprattutto un bravo ragazzo che nella vita ha avuto più avversità che altro. E tra qualche mese ce lo saremo di nuovo scordati completamente, mentre continueremo a vedere Balotelli che sfascia auto e brucia camere; Lavezzi che, non avendo mai con se carta e penna, gli appunti se li tatua direttamente sulla pelle. E via di questo passo.
Certi ambienti sono fatti solo per persone che amno l'eccesso; le persone "normali" vengono emarginate e diementicate, a prescindere dal loro valore umano.
Come ci faranno dimenticare di Morosini, ci vorrebbero far dimenticare di Warren Zevon e pensare al PincoPallo Commerciale di turno.
Ma noi, che siamo rompicoglioni carpiati controcorrente, mica ci arrendiamo !
Ancora grazie ed a presto.

Franz

CheRotto ha detto...

Granduca... grazie a te per l'adesione a questa idea blu ;-) riguardo Zevon si deve spegnere la tv (tanto cosa la si guarda a fare...) e cercare su you tube, il materiale è tanto, c'è anche l'apparazione al Letterman show...

Nella Crosiglia ha detto...

Warren Zevon ..sua Soavità , come mai rientra nelle sue preferenze ? Ha qualche impronta Springsteeana e so che col Boss lei parla , ma non andate mai a braccetto o sbaglio=? Grazie per avercelo ricordato,mi ha sempre intrigato... Scomparso troppo in fretta , peccato! Bacio riverente....