Per spiegare al meglio il sucesso riscosso da I monologhi della vagina presentato a L'OrablùBar sabato scorso pubblichiamo un messaggio ricevuto come commento a questa foto pubblicata nella pagina facebook di una delle protagoniste:
"...e io dei monologhi della vagina sapevo poco, quello che può saper chiunque non sia cieco e sordo al mondo che lo circonda... mi ero riproposta più volte di leggerne qualcuno, ma... poi... sapete com'è, no? ieri sera ero in prima fila perché son venuta per cena e ho avuto tempo per posizionarmi, perché conosco almeno tre di voi e una è una cara amica, perché ero curiosa, perché finora le iniziative dell'orablù non mi han mai delusa, ma sempre entusiasmata...
non ero certa di quel che mi attendeva, così come non sapevo ciò che avrei provato... di sicuro mi ha subito colpito il palco e com'era allestito e poi voi e il vostro abbigliamento...
dei monologhi sapevo poco, ma comunque a sufficienza per poter immaginare quali argomenti sarebbero emersi... ma voi, la scena, il vostro modo di posizionarvi e dar vita a quanto andavate narrando proprio non me lo aspettavo!
e così, seduta lì, a un millimetro dal palco, vi ho visto trasfigurate... con gesti misurati, con pochi, piccoli elementi, avete creato i mondi che le donne avevan raccontato... e in me avete acceso interruttori emozionali in rapida sequenza... e mi son trovata a ridere, sorridere, trattener a stento le lacrime e restar basita, con in volto l'espressione del dolore o del piacere che i vostri gesti e le vostre parole andavano dispiegando...
avete inventato soluzioni sceniche davvero emozionanti e siete state in grado di interpretare vite talvolta anche molto lontane, ma che in fondo sono dentro ognuna di noi... in quel cuore rosso pulsante che è la nostra vagina!
grazie!"
"...e io dei monologhi della vagina sapevo poco, quello che può saper chiunque non sia cieco e sordo al mondo che lo circonda... mi ero riproposta più volte di leggerne qualcuno, ma... poi... sapete com'è, no? ieri sera ero in prima fila perché son venuta per cena e ho avuto tempo per posizionarmi, perché conosco almeno tre di voi e una è una cara amica, perché ero curiosa, perché finora le iniziative dell'orablù non mi han mai delusa, ma sempre entusiasmata...
non ero certa di quel che mi attendeva, così come non sapevo ciò che avrei provato... di sicuro mi ha subito colpito il palco e com'era allestito e poi voi e il vostro abbigliamento...
dei monologhi sapevo poco, ma comunque a sufficienza per poter immaginare quali argomenti sarebbero emersi... ma voi, la scena, il vostro modo di posizionarvi e dar vita a quanto andavate narrando proprio non me lo aspettavo!
e così, seduta lì, a un millimetro dal palco, vi ho visto trasfigurate... con gesti misurati, con pochi, piccoli elementi, avete creato i mondi che le donne avevan raccontato... e in me avete acceso interruttori emozionali in rapida sequenza... e mi son trovata a ridere, sorridere, trattener a stento le lacrime e restar basita, con in volto l'espressione del dolore o del piacere che i vostri gesti e le vostre parole andavano dispiegando...
avete inventato soluzioni sceniche davvero emozionanti e siete state in grado di interpretare vite talvolta anche molto lontane, ma che in fondo sono dentro ognuna di noi... in quel cuore rosso pulsante che è la nostra vagina!
grazie!"
Noi de L'Orablù ringriaziamo Cristina, Anna, Angela, Martina Yara, Judith, Simona, Silvia e Betty.
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