giovedì 26 settembre 2013

Byzantium


Byzantium
(UK, USA, Irlanda 2012)
Regia: Neil Jordan
Sceneggiatura: Moira Buffini
Ispirato all’opera teatrale: A Vampire Story di Moira Buffini
Cast: Saoirse Ronan, Gemma Arterton, Sam Riley, Jonny Lee Miller, Caleb Landry Jones, Daniel Mays, Glenn Doherty, Gabriela Marcinkova, Maria Doyle Kennedy
Genere: vampiresco
Se ti piace guarda anche: Lasciami entrare, Intervista col vampiro, Amabili resti, Franklyn



Una pellicola con Saoirse Ronan e Gemma Arterton in versione vampire?
Ma questo senza nemmeno vederlo è il miglior film sui succhiasangue di tutti i tempi!
Un po’ come Under the Skin, nonostante le critiche piovute al Festival di Venezia, solo perché sfoggia Scarlett Johansson in versione aliena, e a quanto pare pure nuda, è fin da ora il miglior film sugli alieni mai girato nella storia dell’universo.
Tralasciando per il momento Scarlett, per Byzantium l’impresa di risultare il miglior film sui vampiri di sempre, o almeno degli ultimi anni, non è che sia poi nemmeno così proibitiva. Di pellicole vampiresche davvero memorabili, a parte il Dracula di Bram Stoker cioè di Francis Ford Coppola, io personalmente non ne ho viste parecchie. In compenso ho visto tante saghe ridicole come quelle di Twilight, Underworld e Blade.
Ah già, poi c’è quel gioiellino svedese di Lasciami entrare, ma per il resto a prevalere sono le schifezze. Cosa ci riserverà or dunque questo Byzantium, oltre alle due splendide protagoniste?



La prima cosa che va notata è che siamo lontani anni luce dalle più recenti e cool, almeno nelle intenzioni degli autori, rappresetazioni di vampiri. Nonostante la protagonista sia una teen, non siamo per fortuna dalle parti di Twilight. Sarà che già solo la presenza di una Saoirse Ronan anziché di una Kristen “Kristo quanto skazzo ho addosso” Stewart regala al tutto ben altro spessore, si veda anche The Host. La vicenda narrata guarda poi, anziché all’oggi, alle storie gotiche del passato, “E’ come se Edgar Allan Poe e Mary Shelley si sposassero e avessero una bambina molto strana”, tanto per citare una frase del film. A raccontare la storia di come lei e la madre Gemma Arterton sono diventate della vampire è la stessa Saoirse.
Avete capito bene: Gemma Arterton in questo film non è solo una vampira, ma è anche una mamma MILF. In più per guadagnarsi da vivere fa la stripper e la prostituta. Ovvero, Gemma Arterton in questo film è LA DONNA IDEALE.



Il film è molto giocato sui contrasti: figlia tranquilla/mamma zoccola, umani/vampiri, realtà/visioni, passato/presente. A fare da collante tra la vicenda ambientata nel presente e i numerosi flashback del passato è Saoirse Ronan. La giovanissima attrice irlandese è ormai specializzata in ruoli in cui è divisa tra due realtà, come in Amabili resti in cui vede la vita passarle davanti senza di lei, o in The Host in cui è un’aliena intrappolata dentro il corpo di un’umana (o viceversa? non mi ricordo). Se a ciò aggiungiamo il fatto che le due protagoniste di Byzantium sono costantemente in fuga, proprio come succedeva alla protagonista di Hanna, solo che loro scappano da un pericoloso ordine di vampiri maschilisti che gli dà la caccia, questa è una pellicola parecchio ma parecchio ronaniana. Lo zampino del regista Neil Jordan è ben presente e qui torna a un racconto molto vicino alle parti della sua celebre hit anni ‘90 Intervista col vampiro, anche per via della presenza di una vampira giovanissima, qui Saoirse Ronan, là una fenomenale Kirsten Dunst. Eppure questo Byzantium, ancor di più di un film jordaniano, appare come un tassello omogeneo al resto della filmografia dell’attrice. A 19 anni, la piccola grande Saoirse riesce con la sua sola presenza a mettere dentro a un film un suo tocco personale, quante altre interpreti anche più anziane possono dire lo stesso?



Al di là di Intervista col vampiro o dei precedenti di Saoirse Ronan, la pellicola che questo Byzantium ricorda più da vicino è Lasciami entrare, che in apertura di post segnalavo come il film sui succhiasangue più interessante degli ultimi anni e non solo. Anche qui i ritmi sono lenti e anche qui la tematica del vampirismo è presente in maniera poco esplicita, più che altro è un’ombra scura che si stende sulla vicenda e fa capolino qua e là. Sono due film timidi, Lasciami entrare e Byzantium. Due film poco urlati, poco sfacciati, che non puntano a un romanticismo da terza media come la saga di Twilight, né al soft porno finto trasgressivo di una serie tv caduta in disgrazia come True Blood, nonostante la presenza di una Gemma Arterton super sexy.
Byzantium dalla sua possiede allora un fascino sottile, sconosciuto a molti colleghi con i denti affilati recenti. Solo perché Twilight e le ultime serie di True Blood sono delle porcherie, non bisogna però gridare al capolavoro. È vero, Byzantium è uno dei migliori film vampireschi visti da parecchio tempo a questa parte, però non è esente da qualche difettuccio. Innanzitutto, si prende persino troppo sul serio e, dopo Buffy, un pizzico di ironia e umorismo non possono mancare in una buona storia sui ciucciasangue che si rispetti. Io almeno li pretendo. La vicenda del passato non è poi è così originale e l’ordine dei vampiri che dà la caccia alle protagoniste è piuttosto ridicolo. Se Saoirse Ronan e Gemma Arterton si impongono con la loro presenza e con i loro personaggi su tutto il film, i maschietti della pellicola fanno invece, e la cosa forse è anche voluta, la figura delle statuine: Jonny Lee Miller, il Sick Boy di Trainspotting, è lo stereotipatissimo stronzetto di turno, Sam Riley, Ian Curtis in Control, è parecchio anemico come vampiro figo della situazione, e il promettente Caleb Landry Landry, androgino protagonista di Antiviral, avrebbe meritato un maggiore spazio, invece rimane sullo sfondo per quasi tutta la durata.



I ritmi lenti della pellicola invece non li annoterei tra i difetti. La relativa mancanza di azione, pure presente in un paio di scene – tra l’altro le meno riuscite – è compensata da una densità narrativa notevole. Non perfetto, non un capolavoro, forse un po’ freddino a livello emotivo, e lo dice uno che al solo vedere Saoirse Ronan è pronto a piangere come una fontanella dalla commozione, ma Byzantium è comunque una delle “cose” vampiresche più intriganti degli ultimi anni. Merito del film di per sé, o solo del fatto di essere uscito in un’epoca ancora così maledettamente twilightiana?
(voto 7/10)

Cannibal Kid

mercoledì 25 settembre 2013

Mettetevi comodi, ci sono Quelli di... Senza Palco 2013!!!

Per chi non è riuscito a passare; per chi è passato e si è divertito; per chi se ne è andato prima; per chi è stato di fronte al pubblico; per i bambini che erano seduti per terra; per chi ha montato luci, pali, telecamere, gazebo, taglieri e altro; per quelli che ci aspettano ogni anno e chissà se il prossimo anno si farà ancora e per tutti quelli che ci stiamo dimenticando ecco, diviso in tre splendidi filmati (grazie Pablo!!!) Quelli di... Senza Palco 2013. Ora non vi resta che mettervi comodi e gustarvi lo spettacolo|
Buona visione ;-)






mercoledì 18 settembre 2013

Mood Indigo - La schiuma dei giorni


Mood Indigo – La schiuma dei giorni
(Francia, Belgio 2013)
Titolo originale: L’écume des jours
Regia: Michel Gondry
Sceneggiatura: Michel Gondry, Luc Bossi
Ispirato al romanzo: La schiuma dei giorni di Boris Vian
Cast: Romain Duris, Audrey Tautou, Omar Sy, Gad Elmaleh, Aïssa Maïga, Charlotte Lebon, Michel Gondry, Philippe Torreton, Natacha Régnier, Kid Creole
Genere: fuori
Se ti piace guarda anche: Wrong, L'’arte del sogno, Holy Motors, Il favoloso mondo di Amélie



Sono pazzi questi francesi. Guardi una pellicola come Wrong di Quentin Dupieux, o un qualsiasi film o video di Michel Gondry e pensi che questi stanno tutto il giorno sotto la Tour Eiffel a bere assenzio. Probabilmente fanno davvero così.
Probabilmente viveva così anche Boris Vian, lo scrittore autore del libro La schiuma dei giorni (L’écume des jours) che non ho letto e che fino a qualche giorno fa nemmeno conoscevo, come i miei attenti lettori mi hanno subito fatto notare. In attesa di recuperarlo, mi è quindi impossibile stabilire quanto ci sia del lavoro di Vian dentro questo film. Quel che so per certo è che questo è un Gondry al 100%. Gli ipogondryaci sono avvertiti.
Se anche questo film non fosse autografato, come un quadro anonimo, sarebbe semplice risalire al suo Autore. Come ne L’arte del sogno, ancor più che ne L’arte del sogno, Gondry è tornato a controllare ogni aspetto della sua Opera, dimenticando la sbandata commerciale, comunque nemmeno troppo malvagia, di The Green Hornet. il talentuoso regista francese ha così preso la visione di Vian, l’ha inserita dentro il suo mondo e l’ha fatta sua.



Cosa potete trovare quindi in Mood Indigo – La schiuma dei giorni?
Tutto il favoloso mondo di Gondry.
Ci sono le invenzioni grafiche che fanno strabuzzare gli occhi, come i piatti in movimento, che rimandano alle animazioni pazzesche di alcuni suoi vecchi videoclip come “Human Behaviour” di Bjork e “Fell in Love with a Girl” dei White Stripes, così come alle magie visive di “Let Forever Be” dei Chemical Brothers e “Like a Rolling Stone” versione Rolling Stones.
Ci sono gli animali umanizzati, o se lo considerate meno razzista possiamo definirli umani animalizzati, come nel video capolavoro “Army of Me” di Bjork.
Ci sono le inquadrature dei palazzi dall’esterno versione Hitchcock ancora più guardone come in “Protection” dei Massive Attack.
C’è un pianoforte che trasforma le note in alcool, così come nel coreografico video di “Around the World” dei Daft Punk ogni “ballerino” presente rappresentava un differente strumento usato nella canzone.



C’è il colore vivo della prima parte del film che poco a poco si spegne, si ingrigisce, fino a trasformarsi in un completo bianco e nero, come se ci trovassimo in un Pleasantville (lavoro questo di Gary Ross, non di Gondry) al contrario. Un b/n che rimanda ad altri suoi lavori come la clip di “Isobel” di Bjork e il geniale spot firmato per la Levi’s, così come l’alternarsi tra colore e bianco e nero il Gondry l’aveva già sperimentato con lo spettacolare “Everlong” dei Foo Fighters e l’enorme “Bachelorette” di Bjork, in cui tra l’altro si gioca in maniera simile con la metanarrazione.
C’è la predilezione di Gondry per il treno, che svolgeva un ruolo cardine in Se mi lasci ti cancello e già mezzo protagonista nei video “Star Guitar” dei Chemical Brothers e in “Knives Out” dei Radiohead. Proprio in quest’ultimo compariva un Thom Yorke versione topo e pure qui in La schiuma dei giorni rieccolo, non Thom Yorke, ma un topolino umanizzato.



Mood Indigo o La schiuma dei giorni o L’écume des jours che lo si voglia definire è quindi un lavoro profondamente autoreferenziale, un po’, e anzi ancor di più, di To the Wonder di Terrence Malick. Michel Gondry se la canta e se la suona, si diverte un mondo a regalarci una visione del mondo suo, senza filtri. Esagera talmente con l’egocentrismo che si autoregala persino una parte da attore, nelle vesti di dottore.
Un film come Se mi lasci ti cancello (Eternal Sunshine of the Spotless Mind), in cui pure sono presenti molte sue tematiche tipiche, riusciva ad essere più comunicativo, a rivolgersi a un pubblico magari non di massa eppure più ampio. Mood Indigo ha invece un mood più solitario, più chiuso in se stesso. Ci va un pochino di pazienza per riuscire a penetrare la sua corazza visiva spettacolare e a sentire battere il suo cuore. Una volta accettata l’unica regola di Gondry, di Vian e del loro folle mondo unificato, ovvero che non esistono regole razionali, si entra dentro la loro visione e non si vorrebbe uscirne più. A un certo punto scatta qualcosa e si arriva nel cuore di un film che non gioca con i facili sentimentalismi, eppure riesce in qualche modo a rimanerti dentro. A emozionarti.



Se il vero grande protagonista della pellicola è lui, Michel Gondry, al suo interno possiamo vedere anche dei comprimari. Gli attori principali Romain Duris, sempre più convincente minuto dopo minuto, e una Audrey Tautou dritta dal suo favoloso mondo che a tratti risulta odiosa e a tratti no e non ho quindi ancora risolto uno dei misteri del mio mondo: “Ma a me Audrey Tautou piace o non piace?”.
Bravi anche gli attori secondari, dal simpatico quasi amico Omar Sy in versione irresistibile seduttore a Gad Elmaleh già intravisto in Dream Team, più due volti femminili da tenere d’occhio, quello afro di Aïssa Maïga e quello da bambola di porcellana di Charlotte Lebon, oltre all’apparizione del cantante Kid Creole nei panni di Duke Ellington.
E a proposito di Duke Ellington, è un altro dei grandi protagonisti della pellicola. I suoi brani regalano una frizzante atmosfera jazz alla prima parte del film, risultando un personaggio aggiunto, non solo un accompagnamento di sottofondo. “Chloé” è un suo pezzo, ma è anche il nome della protagonista femminile ed è inoltre usato nella scena del ballo cult del film, lo sbircia sbircia, così come un altro suo brano è “Mood Indigo”, usato come titolo per la pellicola negli USA e pure da noi. Per quanto riguarda la parte musicale, il Gondry sembra quindi sia stato molto fedele a Boris Vian, che nella prefazione de La schiuma dei giorni scriveva: “Sono solo due le cose che contano: l’amore, in tutte le sue forme, con belle ragazze, e la musica di New Orleans e di Duke Ellington. Tutto il resto è da buttar via, perché è brutto...”



Mood Indigo non è allora una pellicola facile, per niente, e non è nemmeno una pellicola perfetta. Non tutto funziona benissimo, la parte drammatica conclusiva è un filo meno riuscita rispetto alla magnifica leggerezza comedy del primo tempo, e nelle due ore e passa c’è il forte rischio di perdersi, noi spettatori così come forse pure lo stesso Gondry. Eppure nella sua straripante, pure troppo, creatività, Gondry ci regala varie pagine di poesia cinematografica, come nel sognante primo appuntamento dei protagonisti, o come ATTENZIONE SPOILER nel loro particolarissimo matrimonio o nella loro luna di miele FINE SPOILER.
Oltre che ai videoclip del passato, la complessità del film rimanda a Synecdoche, New York, il film d’esordio alla regia del suo amichetto e collaboratore Charlie Kaufman. Segno che a entrambi l’ambizione e la creatività certo non mancano. A volte, sembra che abbiano persino troppe idee per una pellicola sola ed è il caso di questo Mood Indigo, che può essere visto come un capolavoro mancato, o come uno splendido film non del tutto riuscito. Può essere visto come una creatura più frutto della mente di Vian o più di quella di Gondry o come la folle somma di tutti e due. Due spotless minds, ma più che altro due crazy beautiful minds.
Adesso basta scrivere. Vado a saltare sui letti e, soprattutto, a ballare lo sbircia sbircia.

(voto 7,5/10)
Cannibal Kid

lunedì 16 settembre 2013

Quelli di... Senza Palco - Le prime foto

Ed eccoci qui, come nelle edizioni precedenti, stanchi ma contenti a ringraziare tutti quelli che sono possati a trovarci e che hanno ammirato le quattro artiste che si sono esibite sabato 14 settembre.
Un gran bel successo questo della terza edizione di Senza Palco che speriamo di ripetere nelle prossime edizioni.
Un grazie di cuore a tutti coloro che si sono fermati al banchetto che avevamo predisposto per la raccolta fondi di Nemmeno con un fiore (nei prossimi giorni torneremo su questo argomento), a quelli che hanno detto la loro ai microfoni di Radiopanesalame (grazie a Fra Diggei) e a chi aspetta ogni anno di rivederci in piazza con il nostro festival...
Iniziamo con pubblicare qualche foto di Carla Carucci ha ha aperto le danze (grazie a Paolo Tamburini)... a presto con il resto ;-)



giovedì 12 settembre 2013

Un assaggio di pane e salame a Senza Palco

In un fiorire di attività e di iniziative come quello che ci sarà sabato intorno a Senza Palco non poteva mancare Radiopanesalame.
Alcuni animatori della radio saranno ospiti al gazebo de l’Orablu, con la loro simpatia e disponibilità, per aprire i microfoni a chiunque voglia raccontare qualcosa. E allora, pronti a sfoderare le vostre fini arti oratorie in questo tecnologico “speaker’s corner” liberi di trattare qualsiasi argomento ma anche di dire semplicemente “ciao mamma” o di esprimere apertamente le vostre opinioni sulle compilation dell’estate…
E allora, cosa aspettate? Smettetela di pensarci su. Bando agli indugi: sabato tutti a Senza Palco con l’Orablù!!!

Ma che faccia fai se a Senza Palco parteciperai?


Cosa c’è di più bello di poter fermare un attimo che racchiude una emozione particolare?
Sabato 14, ospiti della terza edizione di Senza Palco, ci saranno quattro donne, quattro artiste che con le loro performances ci porteranno nel magico, antico e nobile mondo dell’arte di strada.
Quali che siano le sensazioni che si proveranno noi (anche in omaggio al lavoro delle artiste) vorremmo catturarle e mostrarle. Ci date una mano? Ricordandovi che l’Orablù vuole essere un punto di incontro e di scambio, venite in piazza, sabato a Bollate, godetevi gli spettacoli e immortalate tutto quello che vi piace, che vi colpisce. Artiste, persone (chiedetene il permesso!), particolari che, in quel momento rappresentano il Senza Palco che state vivendo.
Mandate i vostri scatti a orablubollate@gmail.com. Verranno inserite (con indicazione dell’autore) nell’album di questa terza edizione e pubblicate sul blog (sarete quindi i fotoreporter di coloro che, troppo lontani, non potranno essere qui con noi).
Cosa dire altro? Venite numerosi! Vi aspettiamo dalle 16 per conoscerci, scambiare quattro chiacchiere e, non ultimo, godere degli spettacoli di queste bravissime artiste!

mercoledì 11 settembre 2013

Lo squalo


Lo squalo
(USA 1975)
Titolo originale: Jaws
Regia: Steven Spielberg
Sceneggiatura: Peter Benchley, Carl Gottlieb
Ispirato al libro: Lo squalo di Peter Benchley
Cast: Roy Scheider, Robert Shaw, Richard Dreyfuss, Lorraine Gary, Murray Hamilton, Carl Gottlieb
Genere: squalesco
Se ti piace guarda anche: Duel, Psyco, Sharknado

Ci sono dei registi che sono dei gran bastardi. Ci mettono di fronte a delle situazioni comuni e tranquille e le fanno diventare spaventose. Il primo, il Maestro di codesti bastardi è naturalmente Alfred Hitchcock, che ci ha fatto guardare con diffidenza gli uccelli e ha cercato di tenerci a distanza di sicurezza dalle docce. Un altro che ci voleva sporchi, che ci voleva lontani dall’acqua era Steven Spielberg. Steven Spielberg quello cattivo dei primi tempi, quello che già ci aveva fatto aver paura dei camioni con Duel, quello che non era ancora diventato il re dei registi buonisti degli ultimi tempi. Ai tempi, correva l’anno 1975, non era l’uomo che sussurrava ai cavalli del terribile War Horse o il regista istituzionale del barboso Lincoln. Allora era un sadico pezzo di merda che voleva farci strizzare in qualunque occasione. Anche quelle in cui non avremmo mai pensato di essere terrorizzati.

Siete in spiaggia, fa un caldo micidiale e tutto quello che volete fare è buttarvi in acqua.
Bene, fatto!

Siete in spiaggia, fa un caldo micidiale e tutto quello che volete fare è buttarvi in acqua. Fatelo dopo aver visto Lo squalo….




Beh, com’è che siete ancora stesi sullo sdraio? Non avete più tutto questo caldo? Non sentite più il bisogno di farvi un bel bagno rinfrescante? Cos’è, temete che una pinna nera possa spuntare all’improvviso in mezzo alle onde quiete di un tranquillo pomeriggio estivo?
Gli squali sono predatori, animali terrificanti, semplice spaventare le persone con delle bestie del genere. Il colpo da maestro dell’allora giovine Spielberg è stato quello di inserirli in un contesto in cui di norma non ci si immaginerebbe di trovarli. In una località di villeggiatura per famiglie, non in mare aperto, ma vicino alla riva, dove chiunque un momento può farsi un bel bagno e l’attimo dopo ritrovarsi sbranato dai denti aguzzi di uno squalo che passava di lì per farsi anche lui le sue meritate vacanze estive.



È stato così, con quella scena memorabile e leggendaria dell’attacco squalesco in pieno giorno, che Mr. Spielberg è entrato nella Storia del Cinema ed è stato così che noi tutti abbiamo cominciato ad andarci piano con i “tranquilli” bagni in mare.
Erano parecchi anni che non rivedevo Lo squalo e devo dire che lì per lì la visione non mi ha messo tutta questa paura. Mai parlare troppo presto. L’indomani, mentre ero lì lì per buttarmi in acqua per fare un bagnetto rinfrescante, mi è un po’ presa l’angoscia. Lo so che nel Mar Ligure è alquanto improbabile imbattersi in uno squalo, soprattutto dove l’acqua non è profonda, soprattutto dove persino i bimbetti toccano ancora, però è proprio ciò che capita nella pellicola, su una spiaggia turistica dell’isola di Amity, in cui l’evento più traumatico fino ad allora era stato l’avvento del rock’n’roll qualche anno prima.

Questa è una delle scene cinematografiche più spaventose mai girate, insieme a quella della doccia di Psyco, e ancora oggi è capace di creare traumi e turbamenti. Il resto del film però com’è?
Lo squalo resta un grande classico, ha generato un sacco di seguiti, epigoni e imitatori, il più delle volte pessimi (Shark 3D, Shark Night 3D), altre volte pessimi però almeno divertenti (lo scult dell’estate 2013 Sharknado), è insomma una pietra miliare eccetera, non lo metto in dubbio, eppure non è una pellicola del tutto esente da difetti.



Per essere il primo blockbusterone estivo nella storia del cinema americano, offre sì un solido intrattenimento, ma anche qualche momento di stanca. Dopo una prima ottima parte, in cui entra in gioco pure la tematica politica, con la figura del sindaco senza scrupoli che si rifiuta di chiudere le spiagge per non danneggiare il turismo nella cittadina, la seconda parte qualche sbadiglio lo causa. Quando lo sboccato lupo di mare Quint (Robert Shaw) va in mezzo al mare in compagnia dello sbirro Martin Brody (Roy Scheider) e dell’esperto squalesco Matt Hooper (Richard Dreyfuss) per uccidere il pericoloso squalo, la loro missione di caccia, pardon di pesca è bella noiosetta. Va bene la quiete prima della tempesta, va bene far salire lentamente la tensione, però rappresenta una parte deboluccia del film, prima di arrivare al gran finale, quello di nuovo magistrale.
Se Spielberg è in formissima a livello registico, la sceneggiatura non è invece impeccabile, anche perché i personaggi non è che siano costruiti poi così alla grande e non è che provochino tutta questa empatia. Il protagonista assoluto e il vero personaggione della pellicola e inoltre – diciamolo – l’attore migliore del lotto è allora lui, lo squalo. Al punto che io quasi quasi alla fine sono arrivato a fare il tifo per lui. Per lui e per la cattiveria di Spielberg, quando era ancora uno con le palle, quando era ancora uno con le mascelle (jaws) pronte ad azzannare lo spettatore. Dov’è finito adesso quel regista? È stato sbranato da uno squalo?
(voto 7,5/10)
Cannibal Kid











martedì 10 settembre 2013

Quelli di... Senza Palco


L'ORABLU' presenta
Quelli di.... Senza Palco

3° edizione di SENZA PALCO, Festival del Teatro di Strada
Sabato 14 settembre 2013
dalle 18.00 in Piazza C.A. Dalla Chiesa, Bollate MI


A Senza Palco la piazza è per le donne

Eccoci arrivati al terzo anno... Diversamente dalle passate edizioni, la manifestazione quest'anno si svolgerà nel corso di una sola giornata all'interno della Festa dello Sport e delle Associazioni organizzata dal Comune di Bollate. Importante e significativa novità di questa edizione è il coinvolgimento di solo artiste donne, che saranno le assolute protagoniste della piazza.

Ecco il programma dettaglio della giornata:

alle 18.00
Carla Carucci
La singolare guerra di Rosetta Scintillio
Impegnata nella sua quotidiana lotta allo sporco, la casalinga Rosetta Scintillio scopre che la sua celata ambizione può portarla lontano,  fino a calpesatre la pista del suo circo immaginario: il Circus Splendor, dove scope, bucato fresco di lavatrice, frullatori, guanti di gomma si trasformano in preziosi strumenti da spettacolo.


alle 21.00
Marta Pistocchi
Gran cabaret de Madame Pistache




Con un violino, delle scarpe da tip tap e un microfono, Madame Pistache dà vita, corpo e voce a tutti gli artisti del suo visionario Cabaret ambiantato in un'affascinate Parigi anni '30.  Un viaggio musicale condotto e suonato e da una violinista dalle innumerervoli sfacettature.

alle 22.00
Wanda Circus
Wanda mito, fammi sognare



"Siamo fachiri.  Raccontiamo storie alla gente che ascolta". Attraverso uno spettacolo che propone la meraviglia della più antica tradizione dell'arte di strada, Wanda diventa fachiro e mangiafuoco per la gioia e lo stupore di grandi e bambini.

alle 23.00
Martina Nova
Il viaggio di una crinolina




Nella solitudine del suo spazio quotidiano, un giorno una donna decide di impersonificare una dama dell' '800. Da questa innocente fantasia scoprirà che maschere e ornamenti non sono niente in confronto all'energia racchiusa dentro di lei. Tra paura e sorpresa si lascierà trasportare verso un viaggio che la porterà a confrontarsi con se stessa e il suo corpo.

La scelta de L'Orablù di invitare sole artiste donne si lega a un'importante iniziativa.
Comuni Insieme -  l’azienda consortile che associa i Comuni di Bollate, Baranzate, Cesate, Garbagnate, Novate, Senago e Solaro -  dall’inizio del 2012 ha avviato il progetto Al tuo fianco per prevenire e contrastare la violenza domestica e lo stalking, attraverso l'apertura di due spazi di ascolto - a Bollate e a Cesate -  che offrono accoglienza e aiuto alle vittime, soprattutto donne.
L’Orablù ha aderito con entusiasmo al progetto, proponendosi di organizzare per la stagione 2013-14 una serie di eventi dedicati alla donna  i cui proventi verranno interamente devoluti per finanziare il Fondo di emergenza Nemmeno con un fiore.
A questo proposito, durante Senza Palco verrà allestito un banchetto informativo dove verrà comunicato il numero di conto corrente e sarà inaugurata la raccolta fondi.



Ci saranno altre sorprese al gazebo de L'Orablù... non vi resta che venire a trovare sabato 14 dalle 18... vi aspettiamo!!!

venerdì 6 settembre 2013

E adesso... parola agli sportivi!!!

Venghino Siori e Siore, venghino, oggi non siam qui per vendere ma per regalare!!
E cosa vi regaliamo?
Voilà, l’ultima creatuta nata dall’instancabile creativo C[h]erotto: “Parola di Sport”, tavole grafiche, nell’ormai conosciuto e apprezzato “stile minimal” ispirate, questa volta non agli incipit di libri famosi ma da frasi o espressioni che si identificano con grandi personaggi dello Sport.
Parola di Sport sarà visibile a tutti da venerdì 13 a sabato 14 settembre alla Biblioteca Comunale di Bollate in occasione di SPORTIVAmente.
Certo, sappiamo che tra di voi ci sono persone che stanno troppo lontane per poter ammirare le 12 tavole per 12 personaggi... però noi vi vogliamo bene e abbiamo pensato di regalarvi una tavola ma, nostri amatissimi followers, dovrete fare qualcosa per guadagnarvela.
Nel manifesto che presenta l’iniziativa, quel burlone del nostro grafico preferito ha (volutamente) omesso i nomi dei diversi campioni, lasciandoceli indovinare solo dalle sagome.
Visto che anche noi ci siamo divertiti parecchio, abbiamo pensato che sarebbe stato davvero simpatico proporre un contest fra gli amici della Blogosfera.
Chi indovinerà TUTTI i personaggi che si nascondono dietro le sagome riceverà una tavola (a scelta fra gli sportivi raffigurati) udite udite, autografata dall’autore!!!
Cosa aspettate, siete ancora lì ??? Guardate bene e cominciate a digitare i vostri nomi!
Tra quelli che indovineranno tutti i nomi verrà estratto un univo vincitore ed avrà diritto al prestigiosissimo premio. Mi raccomando, le risposte devono essere inviate entro mercoledì 11 settembre all’indirizzo orablubollate@gmail.com.

Ecco le silhouette dei personaggi... e se guardate più sotto ancora C[h]erotto vi ha voluto aiutare mostrandovi una tavola con personaggio...



Parmigiano del sorriso


In occasione di SENZA PALCO 2013 L'Orablù e Wanda Circus
presentano
PARMIGIANO DEL SORRISO

Ad un anno dal sisma che ha colpito l’Emilia le cose da fare sono ancora tante. La solidarietà avuta in quel frangente da parte di tutti è stata importante ed efficace. L’idea da parte del Consorzio del Parmigiano Reggiano di creare un evento che ricordasse la bellissima solidarietà avuta nei confronti dei caseifici danneggiati, accende in noi il forte desiderio di parteciparvi. Terminata l’emergenza con un po’ più di tempo a disposizione per guardarsi attorno ci siamo accorti ben presto che non tutte le realtà sono riuscite a risollevarsi, nonostante la solidarietà ricevuta. La nostra ricostruzione non si limita al “mattone” ma guarda alla persona, al futuro, alle nuove generazioni…

Per cui mettiamo a disposizione delle forme di parmigiano a questi prezzi
Pezzatura circa 1 kg sottovuoto
18 mesi 13.90 euro
24 mesi 14.90 euro
30 mesi 15.90 euro

Un euro al chilo andrà direttamente sul conto corrente
di NEMMENO CON UN FIORE:
Quest’anno Senza Palco sosterrà un’importante iniziativa. La nostra associazion in collaborazione con “Comuni Insieme”, prenderà parte al progetto Al Tuo Fianco. Compito de L’Orablu sarà la raccolta di fondi da convogliare in un conto corrente dedicato alla prima emergenza delle vittime che fuggono da queste realtà violente.
Questo progetto vedrà impegnata l’associazione per tutto l’anno 2013-2014 e si chiamerà “Nemmeno con un fiore”. È una briciola rispetto a questo delicato problema, ma il nostro scopo è fare qualcosa di concreto e tangibile, cercando di superare burocrazie e lungaggini che certo non aiutano a risolvere in tempi brevi situazioni di emergenza.

Per prenotazioni chiamare il 3394042125 Cristina
Il Parmigiano dovrà essere ritirato il 14 settembre 2013
in piazza C.A.Dalla Chiesa a Bollate
presso il gazebo dell’Orablù dalle ore 18.00



lunedì 2 settembre 2013

Caro amico, mi scrivi? - Cannibal Kid


Yo, saluti da Rap-Allo!
Cannibal Kid

Con questi saluti ricevuti dal ragazzo cannibale per eccellenza riprendiamo le trasmissioni di questo blog. Nonostante il periodo vancanziero L'Orablù ha iniziato a poggiare le basi per la stagione 2013-2014 e nei prossimi giorni inizieremo a proporre le nostre iniziative.
Se per caso avete scattato qualche immagine durante le vostre vancanze siete ancora in tempo a inviarcele a orablubollate@gmail.com in modo da poter essere inserite nel nostro particolare album dei ricordi estivi "Caro amico, mi scrivi?".

Rimanete sintonizzati... a presto!