Come sublimare l’abbandono? Uno
sguardo complice al barattolo da mezzo kilo di nutella, imbracciare
il cucchiaino e ingollarsi con pantagruelica grazia la mitica crema
di nocciole, formulando uno strano mix di pensieri negativi verso il
fedifrago e positivi verso l’inventore del provvidenziale alimento…
Sir Bradley Wiggins ha abbandonato il
Giro d’Italia. Errori di valutazione, una preparazione sbagliata,
una primavera folle che più folle non ce né. Wiggo ha lasciato.
E io? Ho pensato di affogare la
disperazione nelle maltodestrine o meglio ancora di strafogarmi di
carnitina (che magari, invece mi aiuta a bruciacchiare un po’ di
ciccia) poi, da quella intellettuale dalle morbide forme quale sono,
mi sono buttata anima e corpo nella lettura. Ma non mi sono troppo
allontanata dal tema. Da tempo in attesa di lettura, sul mio tavolino
giaceva placido “Il Giro a sbafo”.
Di ciclismo si scrive tanto, tutto e di
più, Guido Foddis, l’autore, ce ne parla in un modo assolutamente
originale, da suiveur … dei catering!!!
Inventatosi la rivista culinaria Mangia
Piano, si è autoproclamato inviato ed è partito per la folle
impresa di seguire il Giro a costo zero.
Da Le premesse di un’impresa:
“…Ecco quindi che la presa in
giro che mi accingo a compiere andrà in eredità agli affamati del
domani, coloro che sono costretti a nutrirsi di cibo spazzatura
poiché non dispongono di un reddito sufficiente a degustare qualche
grammo di leccornia pagando cifre da country club. La mia impresa
mostrerà al mondo le infinite risorse cui può attingere un perdente
come me quando viene chiamato a sopravvivere. Attraverso questo Giro
d’Italia in bolletta svelerò a tutti gli stomaci vuoti quanto cibo
gratis si cela dietro le transenne della più importante corsa
ciclistica nazionale. Lo faccio anche per tutti i peones come me che
mi leggeranno nel tinello di una scalcinata casetta, costretti a
stare a galla con uno stipendio che, tolto l’affitto, corrisponde
grossomodo a quanto io intendo spendere durante l’intero mese della
Corsa Rosa: 250 euro, vitto alloggio e spese di macchina!”…
Non è necessario aver “subito un
abbandono” o essere malati di ciclismo per godersi questo libro,
piacevolmente scritto come un vero diario di viaggio, con il tono
scanzonato di uno che non si prende troppo sul serio…
I.E.
Per accompagnare la lettura:
(Paul Weller & Bradley Wiggins “That’s entertainment”
Crisis gig – Hammersmith Apollo 19.12.2012)
2 commenti:
Le premesse per non annoiarsi ci sono tutte...
Grazie per i consigli
1
Grazie Nella. lettura davvero piacevole, fidati :-)
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