Da bambina avrei voluto essere la
Mafalda di Quino, colta, curiosa, sarcastica e pungente. Ma anche
bella come Barbarella o ascetica come le donne di Modì, eterea come
le ballerine di Dégas…insomma essere una specie di
super-mini-eroina che, a seconda delle situazioni, avrebbe potuto
entrare in personaggi perfetti per il momento.
Io non ci sono riuscita e sono ancora
qui a barcamenarmi, cercando di interpretare i diversi ruoli che la
mia vita prevede ma qualche tempo fa (grazie alla “gentile
intermediazione” de La Firma Cangiante) ho incontrato qualcuno che
è riuscito nel mio desiderio d’infanzia.
Lei è minuta, carina, semplicemente
fantastica quando entra nei diversi personaggi. Lei è una creatura
speciale. Non tanto perché dotata della indiscutibile capacità di
trasformarsi ed inserirsi perfettamente nelle diverse situazioni
nelle quali si “insinua” ma perché Lei, Vincenzina, altro non è
che la figlia della penna di Giuseppe Scapigliati, già “papà”
di Bradi Pitt.
I.E.
I.E.
“Voglio arrivare il più possibile
alla verità e astrarre ogni cosa da essa fino a raggiungere
l’essenza delle cose”
Piet Mondrian
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