Un vecchio, grande amore per gli
chansonniers francesi alla Brassens mi ha portato ad incontrare,
ormai molti e molti anni fa, la musica di Gianmaria Testa.
Sarà quel suo modo discreto, pulito e
profondo, di cantare; lontano da esibizioni di acute vocalità ma
pregno di sensazioni, di quel pragmatismo molto piemontese.
Testa è un po’ una sorta di
“fratello minore” di Paolo Conte. Anche lui conosciuto e
apprezzato in Francia, al di qua delle Alpi non rischia certo assalti
di fan scatenati mentre cammina per strada. La sua musica non è
fatta per le grandi folle, ha bisogno di essere sorseggiata come un
gran rosso di Piemonte: non lo si può ascoltare ovunque. Musica e
parole che evocano tramonti sulle colline, la serenità interiore
delle persone semplici, la fantasia che corre…
I. E.
I. E.
2 commenti:
Brava I.E. !Che bello che scrivi di musica ! Lui è bravissimo, anche se, dato che sono un maleducato del rock, lo devo prendere a piccole dosi :)
Besos !
Black, sai che non scrivo di musica ma ogni tanto sbordo con le mie passioni ( vedi Wiggo e la Nutella).
So benissimo cosa pensi di GM Testa e per questo apprezzo ancora di piú il tuo commento :-)
Bisous!
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