Ho
esagerato?
Non è
un attorone fenomenale, proprio per niente, né un genio della
comicità. È solo uno che a suo modo è diventato un caso della
comicità a stelle e strisce. E a me mi piace. C’è stata la
rivalutazione dei trash movies anni ’80, gente come Quentin
Tarantino va in brodo di giuggiole per gli spaghetti western e per le
porcherie con Lino Banfi, io invece in questa sede voglio
riabilitare, almeno in parte, le commedie sboccate, stereotipate,
americanissime e sceme con Adam Sandler.
Attore
che si è anche cimentato con pellicole differenti, come la
stralunata e splendida commedia di Paul Thomas Anderson Ubriaco
d’amore o come 50 volte il primo bacio, quasi una versione più
romanticosa di Ricomincio da capo, così come l’agrodolce vita di
un comico messa in scena nel sottovalutato Funny People di Judd
Apatow, oltre ad aver interpretato un caposaldo della comicità
moderna come Terapia d’urto, al fianco di uno spumeggiante e
cattivissimo (persino più del suo solito) Jack Nicholson.
La sua
specialità però sono i filmetti, le commediacce, i cinepanettoni
americani. Eccovene una manciata tutta per voi. Occhio a non fare
indigestione.
Cambia
la tua vita con un click
(USA
2006)
Titolo
originale: Click
Regia:
Frank Coraci
Sceneggiatura:
Steve Koren, Mark O’Keefe
Cast:
Adam Sandler, Kate Beckinsale, Christopher Walken, David Hasselhoff,
Henry Winkler, Sean Astin, Jonah Hill, Jennifer Coolidge, Katie
Cassidy, Cameron Monaghan, Jake Hoffman, Lorraine Nicholson, Sophie
Monk, Nick Swardson
Genere:
fantaSandler
Se
ti piace guarda anche: The Family Man, Una settimana da Dio,
S.O.S. Fantasmi, Vero come la finzione, Pleasantville
Non vi
piace questo film?
Non
c’è problema, potete schiacchiare il pulsante fast forward e
andare alla recensione di un’altra pellicola.
Non vi
piace proprio Adam Sandler in generale?
In tal
caso, cliccate sul link a qualche mio vecchio post.
Non vi
piace Pensieri Cannibali?
Allora
che vi devo dire? Ascoltate i pareri cinematografici di Vincenzo
Mollica o di Mr. James Ford.
Per
quei due gatti che sono ancora rimasti qui a leggere, dico che
nell’ambito della filmografia del comico newyorkese Cambia la tua
vita con un click rappresenta la pellicola: Adam Sandler +
fantascienza.
All’interno
della tipica commedia sandleriana, entra qui in gioco in gioco
infatti un elemento sci-fi. Un evento paradossale, di quelli alla
Ricomincio da capo o alla The Family Man, un film quest’ultimo che
mi ricorda tantissimo Click. A un certo punto, per magia e con
l’aiuto di Christopher Walken, Adam Sandler entra in possesso di un
telecomando universale molto particolare. Il telecomando non funziona
solo con la televisione e gli aggeggi elettronici, ma può essere
applicato a qualunque ambito della sua vita. La app ha ovvi effetti
comici, dal mettere il muto alla moglie che rompe, al sentire parlare
il proprio capo in spagnolo. Non è che siano effetti poi così
comici, ma vabbè. Questo non è solo e non è tanto un film comico.
Questo è un film drammatico. Ebbene sì.
Stufo
di tutti gli impegni, diviso tra lo stress da lavoro e lo stress da
famiglia, Adam Sandler comincia a mandare avanti in fast forward
tutte le parti noiose della sua vita, come il traffico, le malattie e
persino il sesso coniugale…
Nel
film, la moglie di Adam Sandler è Kate Beckinsale, tra l’altro qui
più topa che mai. Roba da raggiungere picchi assoluti di gnoccaccine
che poche altre donne al mondo possono eguagliare. Adam Sandler
quindi è scemo?
Sì, è
scemo. È talmente fissato con la sua carriera da dimenticare tutto
il resto, persino la moglie MILF, fino a che le cose con il
telecomando non gli sfuggiranno del tutto di mano…
Nella
seconda parte, il film diventa un dramma futuristico. Ve l’ho detto
che non è un film comico. Non solo, almeno. Cambia la tua vita con
un click a un certo punto cambia film con un click e si trasforma in
una riflessione profonda (profonda per quanto può esserlo una
pellicola con Adam Sandler) sulla vita. È un film esistenziale.
Proprio così. Ed è persino commovente. Per quanto assurdo, trash,
semplicistico possa essere considerato, è una visione emozionante,
che in più ci rammenta una lezione importante: le parti
apparentemente noiose, quelle che nelle pellicole cinematografiche di
solito vengono saltate proprio come fa il protagonista, in realtà
sono il sale della vita. Ogni volta che vorreste schiacciare il
pulsante flash forward, o che vorreste cambiare canale, fate quindi
attenzione. Potreste perdervi qualcosa di prezioso. Come questo post
su Click e sul cinema sandleriano.
(voto
7/10)
Io
vi dichiaro marito e marito
(USA
2007)
Titolo
originale: I Now Pronounce You Chuck & Larry
Regia:
Dennis Dugan
Sceneggiatura:
Barry Fanaro, Alexander Payne, Jim Taylor
Cast:
Adam Sandler, Kevin James, Jessica Biel, Ving Rhams, Dan Aykroyd,
Steve Buscemi, Nick Swardson, Dave Matthews, Lance Bass, Rob Corddry,
Chandra West, Jamie Chung, Rob Schneider, David Spade, Nicholas
Turturro, Steve Buscemi
Genere:
omoSandler
Se
ti piace guarda anche: In & Out,
Mrs. Doubtfire, Blades of Glory
Adam Sandler + Gay.
Come
anche negli altri casi, il cinepanettone americano è composto da due
ingredienti. Uno è l’elemento base, quello fisso che non può
proprio mancare, ovvero Adam Sandler, di solito accompagnato da tutta
la sua cricca di amici onnipresenti, come il facia da pirla Nick
Swardson e il puttano in saldo Rob Schneider. L’altro ingrediente
invece cambia ogni volta. È la variante che mette in moto situazioni
differenti in cui il Sandler può esprimere la sua solita comicità.
Un cambiamento nella continuità.
Dopo
la variante vagamente fantascientifica di Click, in Io vi dichiaro
marito e marito tocca alla tematica gay. Non che avessimo dubbi in
proposito, ma naturalmente gli stereotipi sull’omosessualità
abbondano che è un piacere.
Battutacce,
doppi sensi, volgarità varie? Presenti pure loro!
Canzoni
super gay di ABBA, Ace of Base, Pet Shop Boys, Deee-Lite, Bee Gees,
Queen, Cyndi Lauper, George Michael e Chaka Khan (il leitmotiv del
film “I’m Every Woman” è suo)? Super presenti!
Qualche
eccesso di buonismo, soprattutto nel finale? Presente pure quello.
I film
di Adam Sandler saranno anche volgari e scorreggioni fin che si
vuole, però alla fin fine dimostrano di possedere un cuore d’oro e
un occhio di riguardo per i buoni sentimenti. Happy ending spesso
zuccherosi compresi. D’altra parte, anche questo fa parte della
commedia, altrimenti ci ritroveremmo in un drama e poi siamo pur
sempre nell’ambito del cinemone commercialone americanone, che
altro pretendere?
La
sceneggiatura co-firmata tra gli altri anche da un certo Alexander
Payne, non è poi nemmeno tanto male. In bilico tra politically
correct e incorrect, la vicenda dei due pompieri etero, il poco
divertente Kevin James e il nostro eroe di giornata Adam Sandler, che
fingono di essere gay, in modo da permettere al secondo di essere
tutore legale dei figli del primo, funziona e diverte abbastanza. A
mettere in crisi il playboy Sandler nel suo fingersi omosessuale ci
penserà l’avvocato dell’improvvisata coppia, interpretato da una
Jessica Biel che a me di solito non dice un granché, però qui va
riconosciuto che è piuttosto sexy.
Una
commedia gay, non gay quanto Blades of Glory con Will Farrell va
detto e nemmeno quanto Behind the Candelabra, ma in grado di rendere
comunque molto gai.
1 commento:
ehm, abbiamo sbottonato la manica e l'abbiamo allargata con quel 7 a Cambia la tua vita con un click? ;-)
Per me parte bene e poi si incasina un po' nel finale, ma il film vale la pena solo per la scena in cui Sandler tira le pappine a David Super Car Hasselof! :-D
Ma poi il trashume di Adam Sandler è mitico, e poi i suoi discorsi agli MTV movie awards sono memorabili!
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