martedì 2 aprile 2013

Essi vivono


Essi vivono
(USA 1988)
Regia: John Carpenter
Sceneggiatura: John Carpenter
Ispirato al racconto: Eight O’Clock in the Morning di Ray Nelson
Cast: Roddy Piper, Keith David, Meg Foster, George “Buck” Flower, Peter Jason
Genere: complottista
Se ti piace guarda anche: Branded, Videodrome, Scanners

Crisi economica. Collasso del capitalismo. Zombie.

No, non si tratta di un nuovo film in arrivo nei cinema, ma di un’avantissima pellicola del 1988 di John Carpenter, ispirata a un racconto sci-fi risalente addirittura al 1963. Mentre gli USA erano ancora in piena era Ronald McDonald’s Reagan, c’era già chi attaccava il sistema yuppistico vigente e lo faceva con un film in grado di criticare in maniera feroce quel sistema oggi giunto ormai agli ultimi rantoli. Il sistema televisivocentrico, il sistema del produci-consuma-crepa, il system capitalista che sta andando down.
Mentre molte pellicole mainstream dell’epoca celebravano lo stile di vita yuppie, John Carpenter raccontava una storia diversa, quella di un uomo che vive come un homeless, vittima di una società in piena recessione economica, che trova degli occhialini e da lì in poi la sua visione della figa da vicino vita cambia.
Potrebbe sembrare la storia di James Cameron che trova degli occhialini 3D e pensa ahinoi di creare quella sciagura cinematografica di Avatar, e invece no.
Quando indossa questi occhiali magici, il protagonista di Essi vivono vede la realtà per com’è veramente: i giornali, i cartelloni pubblicitari per strada e i media in generale propongono in continuazione dei messaggi subliminali. Frasi e parole che inducono le persone a stare buone buonine nel loro recinto e a consumare. Ordini come: “OBBEDISCI”, “GUARDA LA TV”, “DORMI”, “UNIFORMATI”, “QUESTO E’ IL TUO DIO”, cose del genere.
L’idea degli occhiali per altro verrà ripresa anche nel videogioco impossibile del Nintendo The Simpsons: Bart vs. the Space Mutants. Allo stesso tempo, il protagonista della pellicola vede alcune persone per come sono davvero: degli scheletri zombie, non troppo distanti da quelli ripresi qualche anno più tardi dai Chemical Brothers nel video di “Hey Boy Hey Girl”.



Tornando al film: cosa sta succedendo nel mondo? Chi c’è dietro questo complotto?
Lo scoprirete guardando Essi vivono, che a 25 anni di distanza dimostra di essere per tematica ancora parecchio moderno. Laddove la pellicola, visivamente notevolissima, perde invece colpi è sul lato recitazione. Passi il simpatico Keith David, che negli ultimi 25 anni non è che sia cambiato più di tanto, ma il protagonista è davvero il grado zero dell’espressività. Per uno che dovrebbe interpretare uno degli illuminati che riescono a vedere le cose per cose sono davvero e smascherare gli zombie intorno a lui, è un po’ troppo zombie a livello recitativo. Si tratta non a caso di un ex wrestler, Roddy “Rowdy” Piper, che ha tentato la carriera come attore ma guarda caso, a parte questo film, non si è mai più segnalato in nessuna pellicola rilevante. Che strano. È il suo personaggio a non funzionare, a non coinvolgere del tutto, ed è un vero peccato perché per il resto John Carpenter ha realizzato uno dei suoi film più convincenti a livello di messaggio sociale e uno dei più visivamente grandiosi e di maggiore impatto della sua notevole carriera, grazie a una vicenda dai contorni sci-fi non troppo distante dalle parti di pellicole cronenberghiane come Videodrome e Scanners. E grazie a un finale geniale.



Un cult che poteva essere ancora più cult con una scelta di cast migliore, considerando come anche la protagonista femminile Meg Foster fosse ampiamente sostituibile. Comunque trattasi di un cult così attuale da essere in grado di ispirare una nuova pellicola, Branded. Perché essi vivono sì, ancora oggi. Essi chi? Essi quelli che provano a controllarci, a farci il lavaggio del cervello, a dirci cosa pensare. Una cosa abominevole. Insomma, perché obbligare le persone a fare qualcosa? Non lo so davvero, però GUARDA QUESTO FILM! GUARDA QUESTO FILM! GUARDA QUESTO FILM! GUARDA QUESTO FILM! GUARDA QUESTO FILM! GUARDA QUESTO FILM! GUARDA QUESTO FILM! GUARDA QUESTO FILM! GUARDA QUESTO FILM! GUARDA QUESTO FILM! GUARDA QUESTO FILM! GUARDA QUESTO FILM! GUARDA QUESTO FILM! GUARDA QUESTO FILM! GUARDA QUESTO FILM! GUARDA QUESTO FILM! GUARDA QUESTO FILM! GUARDA QUESTO FILM! GUARDA QUESTO FILM! GUARDA QUESTO FILM! GUARDA QUESTO FILM! GUARDA QUESTO FILM! GUARDA QUESTO FILM! GUARDA QUESTO FILM! GUARDA QUESTO FILM! GUARDA QUESTO FILM! GUARDA QUESTO FILM! GUARDA QUESTO FILM! GUARDA QUESTO FILM! GUARDA QUESTO FILM! GUARDA QUESTO FILM! GUARDA QUESTO FILM! GUARDA QUESTO FILM!
(voto 7,5/10)
Cannibal Kid

3 commenti:

Babol ha detto...

Attualissimo, purtroppo, ed ennesimo capolavoro di quel geniaccio di Carpenter!

MrJamesFord ha detto...

Film mitico davvero, un ottimo e sottovalutatissimo Carpenter!
Almeno hai avuto la decenza di apprezzarlo! ;)

E grande Piper! :)

Irriverent Escapade ha detto...

Sempre piú subliminimal !!
In disaccordo con il mio fratellino.Ford, non credo Carpenter sia sottovalutato. Prova ne sia questa recensione.
Ottima. Come il film.E la locandina....