martedì 12 marzo 2013

Questi sono i 40


Questi sono i 40
(USA 2012)
Titolo originale: This Is 40
Regia: Judd Apatow
Sceneggiatura: Judd Apatow
Cast: Paul Rudd, Leslie Mann, Maude Apatow, Iris Apatow, Megan Fox, Charlyne Yi, Chris O’Dowd, Lena Dunham, Jason Segel, Albert Brooks, John Lithgow, Melissa McCarthy, Ryan Lee, Robert Smigel, Graham Parker, Billie Joe Armstrong, Ryan Adams
Genere: Apatow
Se ti piace guarda anche: Libera uscita, Molto incinta, 5 anni di fidanzamento, Louie
Uscita italiana prevista: 16 maggio


I 40enni sono i nuovi 30enni. I 30enni sono i nuovi 20enni. I 20enni sono i nuovi bimbiminkia. E i bimbiminkia possono marcire all’inferno.
Questi sono i 40 parte come sequel spinoff di Molto incinta. Avete presente quella commedia con Katherine Heigl che si fa mettere incinta, ebbene sì, da Seth Rogen? Bene, dimenticatevi di loro due, visto che loro due qui non ci sono più, nemmeno per una comparsata veloce. Che antipatici, non appaiono manco un secondo.
I protagonisti sono invece i loro amici, Pete e Debbie, al secolo conosciuti come gli attori Paul Rudd e Leslie Mann. Se avete visto Molto incinta bene, sapete già più o meno cosa aspettarvi da questo film, se invece non l’avete visto male, perché vi siete persi un’ottima commedia, ma vi va comunque bene perché potete gustarvi lo stesso questo This Is 40. Si tratta infatti di una pellicola del tutto indipendente, anche se comunque va inquadrata all’interno del corpus di opere di Judd Apatow.



Il regista e sceneggiatore americano, definito da qualcuno tra cui me il nuovo king of comedy, ha uno stile tutto suo e i suoi film alla fine sono un po’ tutti uguali. Judd Apatow è un autore che bene o male ripete sempre la stessa storia, gli stessi personaggi, le stessa tematiche (soprattutto la paura di invecchiare) e ossessioni. Come un Woody Allen meno intellettualoide, meno newyorkese e più middle class e sboccato.
Judd Apatow va dunque preso come Autore, non autore serio magari, anche se un film come il suo precedente sottovalutato Funny People in particolare era velato di un notevole alone di malinconia, piuttosto va considerato un autore comedy. Professione del tutto rispettabile. In Italia come autori comedy abbiamo Leonardo Pieraccioni e Alessandro Siani, negli USA le cose vanno decisamente meglio con Apatow.



Non è difficile vedere Questi sono i 40 come un film autobiografico. Non che io conosca Judd di persona e posso dire che la sua vita è davvero così, però considerando come nel cast ci siano sua moglie Leslie Mann e le sue figlie Maude (fissatissima con Lost) e Iris Apatow, possiamo presumere che la parte affidata al protagonista Paul Rudd possa rappresentare un suo alter-ego. Paul Rudd è una versione un po’ più figa del vero Judd Apatow, ma d’altronde è sempre così, nei film. Nei film sono tutti più belli e cool che nella realtà.
Più che una pellicola di fiction vera e propria, sembra allora di assistere a un documentario romanzato di quella che potrebbe essere la vera vita di Apatow con la sua famiglia. Alcune gag probabilmente sono prese proprio da momenti di suo vissuto personale. Sarà così o non sarà così, fatto sta che questo This Is 40 appare più sincero e vero di molte commedie, e non solo commedie, in circolazione. Altro merito mica da poco è quello del divertimento: il film a me ha fatto ridere, ridere un sacco.
Tra le note positive, ci metto dentro anche l’utilizzo di una canzone inedita di Fiona Apple, “Dull Tool”, perfetto accompagnamento dei momenti più intensi e drammatici del film. Non preoccupatevi, non troppo drammatici, siamo pur sempre in una commedia cazzona di Judd Apatow.
La musica gioca sempre un ruolo fondamentale nei films di Apatow e, oltre alla canzone della Fiona Mela, possiamo assistere anche alle comparsate in carne e ossa dei cantanti Graham Parker, Ryan Adams e Billie Joe Armstrong dei Green Day.
E poi…
Non l’ho ancora nominata?
Non volevo bruciarmela subito…
Di chi sto parlando?
Di Megan Fox.
In questo film c’è Megan Fox. E che parte fa?
Che parte volete che gli facciano fare, se non quella della strafiga?
Per la serie: “Faccio un film e lo faccio per realizzare le mie fantasie personali”, Judd Apatow si e ci regala una scena in cui sua moglie Leslie Mann mette le sue mann sulle tette di Megan Fox.
Judd, confessalo, hai realizzato questo film solo per girare questa scena, vero?
Bravo. Così si fa!


Tra le altre guest-star del film ci sono poi l’irlandese sempre più lanciato Chris O’Dowd e Lena Dunham, la protagonista di Girls, serie cult in cui Apatow figura tra i produttori. Perché il king of comedy non si limita a mettere su pellicola i suoi (e non solo suoi) sogni erotici personali, ma ha pure una cricca di amici/collaboratori/comici abituali che produce e sostiene.



Fino a qui tutto bene e io la recensione la chiuderei pure qui, perché la visione scivola via in maniera del tutto piacevole nonostante le due ore di durata, di solito eccessive per una commedia, ma che qui non pesano per nulla. Due ore e passa di intrattenimento puro. Visto che però fino a qui questa più che una recensione sembra un lungo pompino fatto ad Apatow, allora facciamo anche due critiche, va là, se non vogliamo essere criticati a nostra volta e passare per faziosi.
Il difetto principale del film è che non presenta una trama molto articolata, svolte particolarmente inventive, soluzioni geniali o idee davvero forti. Questi sono i 40, come si può immaginare dal titolo, ci presenta una coppia di neo quarantenni alle prese con le difficoltà di essere dei neo quartantenni. Niente di più e niente di meno.
Chi si aspetta una commedia rivelazione o qualcosa di diverso dal solito Judd Apatow style, rimarrà deluso. Chi invece si aspetta un film Judd Apatow style con una serie di dialoghi al fulmicotone (da godere preferibilmente in lingua originale), scenette spassose, un linguaggio sboccato ma niente di poi così volgare e una leggera, leggerissima riflessione sugli anni che passano, avrà di che gioire.
Questi sono i 40. Questo è Judd Apatow.
(voto 7/10)

2 commenti:

MrJamesFord ha detto...

Ce l'ho lì in attesa, dato che esce tra parecchio tempo qui da noi.
Chissà se ci metterà d'accordo o - come per Molto incinta - saremo sui soliti fronti opposti!? ;)

rocco ha detto...

ma sparati