mercoledì 4 luglio 2012

HARRY TI PRESENTO SALLY


Harry, ti presento Sally…
(USA 1989)
Titolo originale: When Harry Met Sally…
Regia: Rob Reiner
Sceneggiatura: Nora Ephron
Cast: Billy Crystal, Meg Ryan, Bruno Kirby, Carrie Fisher
Genere: romcom
Se ti piace guarda anche: C’è post@ per te, Insonnia d’amore, Prima dell’alba, One Day

Sono rientrato a casa e ho trovato Frank, il mio migliore amico, a letto con mia moglie. Gli ho detto: “Frank, io devo! Ma tu?”
Harry (Billy Crystal)



Ci sono quei film che pensi di aver visto. Sai di aver visto. Tutti li hanno visti. Poi ci pensi bene e ti rendi conto che hai presente solo una scena, quella più famosa, ma in realtà non l’hai davvero visti dall’inizio alla fine. Per me, Harry, ti presento Sally è uno di quei film.
La celeberrima scena orgasmica di Meg Ryan, quella sì, almeno quella, l’avevo vista.



Forse avevo visto anche qualche altro minuto, in qualche passaggio televisivo. Però non mi ero mai messo lì fermo a vedermi tutto Harry, ti presento Sally. Non so nemmeno perché. Questione generazionale, magari. O perché Billy Crystal non mi ha mai fatto impazzire, sarà anche per quello. Meg Ryan mi sta moderatamente simpatica, mi è piaciuta soprattutto in In the Cut di Jane Campion, ma pure lei non è che mi abbia mai sconvolto più di tanto l’esistenza. Com’è, o come non è, mi sono messo a vederlo solo ora, all’indomani della scomparsa della sceneggiatrice della pellicola, Nora Ephron, e così finalmente Harry e Sally si sono presentati anche a me.
Ciao Harry, ciao Sally. Io sono Cannibal.

Nonostante abbia scritto e diretto altri capisaldi nel genere sentimentale come Insonnia d’amore e C’è post@ per te, lo script di Harry ti presento Sally rappresenta il vero testamento spirituale di Nora Ephron. Più che un semplice script, è un autentico manuale su come realizzare la perfetta romcom, in grado di mischiare amore e amicizia, sentimentalismi vari alleggeriti però da una dose abbondante di umorismo. Un autentico modello cui hanno preso ispirazione, per non dire copiato spudoratamente, un sacco di altri film venuti negli ultimi 20 e passa anni.

Di cosa parla Harry, ti presento Sally… lo sapete tutti, considerando come al contrario di me l’avrete sicuramente già visto mille e mila volta. Harry incontra Sally, all’inizio si stanno sulle palle, come accade in ogni buona storia romantica che si rispetti, perché se si piacciono fin da subito è tutto troppo facile. Dove sta il divertimento, per lo spettatore? Seguendo il detto: chi disprezza compra, tra loro la situazione via via cambierà, prima diventeranno amici, poi trombamici, poi forse qualcos’altro…


La maestria di Nora Ephron sta nel combinare alla perfezione comicità e sentimenti, in un’epoca in cui le commedie romantiche per carità esistevano già, così come un certo tipo di cinico umorismo newyorkese sembra preso in prestito da Woody Allen, però un film come questo inventa la romcom nella concezione moderna del termine, oltre a diventare un esempio fondamentale per ogni buon “boy meets girl movie” che si rispetti. Quardi Harry, ti presento Sally… e fai fatica a credere sia uscito nel 1989. È una pellicola troppo più attuale e moderna per ritmo, battute e ironia, rispetto a un sacco di commedie pseudo romantiche americane uscite negli ultimi anni che appaiono vecchie, stanche, conservatrici. Poi, come tutti i film avanti nei tempi destinati a essere presi a modelli dalle generazioni futuro, ha generato pure proprio quel sacco di pellicole modeste, derivative ed evitabili, di cui dicevamo sopra. Ma di questo non possiamo fargliene una colpa.

Oltre a essere riuscito a invecchiare splendidamente, cosa che non si può dire di molte altre pellicole 80s, è un film che riesce in un altro gioco di equilibrio affatto semplice: raccontare una storia che si dipana su differenti piani temporali, attraverso i vari incontri tra i due protagonisti. Se un tipo di narrazione del genere funziona bene nello spazio lungo di un romanzo, non sempre risulta facile realizzare una storia di questo tipo nella breve durata di un film. Harry, ti presento Sally… lo fa invece con grande facilità, partendo dal primissimo incontro tra i due personaggi ai tempi del college e poi andando avanti con le loro vite. Una cosa ad esempio fatta bene, seppure in maniera un pochino meno riuscita, anche nel recente One Day.

I vari piani temporali sono intervallati da interviste di alcune coppie che parlano della loro relazione. Un espediente che fa molto mockumentary, genere oggi molto in voga, a ulteriore segno dell’attualità del film, ma di cui comunque io avrei fatto volentieri a meno, visto che costituisce un surplus che non aggiunge niente di particolare alla storia principale.
A parte questo, la sceneggiatura è davvero un saggio di bravura e i dialoghi tra i due protagonisti sono fenomenali. Insieme ad Aaron Sorkin (The Social Network, la nuova serie The Newsroom) e Amy Sherman-Palladino (l’autrice di Una mamma per amica e della novità Bunheads), Nora Ephron è da considerarsi tra i più grandi maestri nella realizzazione dei dialoghi degli ultimi 30 anni.



Tra le cose che mi hanno convinto meno del film, c’è invece una regia molto piatta e molto standard di Rob Reiner, non un virtuoso della mdp, ci sono i classici amici comprimari dei protagonisti che però non riescono a lasciare il segno (Carrie Fisher/principessa Leila in primis) e una colonna sonora da diabete o da Benedetta Parodi: si senta ad esempio l’uso di “Let's Call The Whole Thing Off” cantato da Louis Armstrong ed Ella Fitzgerald, poi ripetuto fino alla nausea (letteralmente) nel programma culinario Cotto e mangiato.
Anche nei suoi difetti, Harry, ti presento Sally… è una pellicola che ha cambiato e definito il genere romcom nell’accezione moderna del termine, è entrato nell’immaginario collettivo e, insomma, ha fatto Storia. Felice che si siano presentati anche a me, finalmente.

(voto 7+/10)

CANNIBAL KID, Mercoledì 04/07/2012

3 commenti:

Ele ha detto...

Vero.Ci son tantissimi film che pensi d'aver visto,visto bene.Che pensi di sapere a memoria e poi scopri che,in realtà,non è così.Io,per esempio - forse stupido- mi son messa a rivedere il telefilm "i segreti di Twin Peaks".Pensavo di sapere tutto,di ricordarlo bene e invece.E sì che di anni ne avevo venti di meno..e quindi ci sta che la memoria sia moooolto labile.Ma capita per molti altri film.Questo è uno di quelli. Il bello delle programmazioni revival estive è che puoi rimediare.:-)

La firma cangiante ha detto...

Consolati, non l'ho mai visto neanche io pur conoscendo molto bene la scena del ristorante :)

Arwen Lynch ha detto...

io l'ho visto tanto tempo fa è un bel film, e condivido il parere di Cannibal, tra le tante commedie romantiche, è riuscito ad invecchiare bene :)