(USA 1982)
Regia:
Amy Holden James
Cast:
Michelle Michaels, Robin Stille, Michael Vilella, Debra Deliso,
Andree Honore, Gina Smika Hunter, Jennifer Meyers, David Millbern,
Pamela Roylance
Genere: slasher
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The Slumber Party Massacre non è un
film cult e non è un film scult. Troppo poco conosciuto e venerato
per rientrare nel circolo dei culti assoluti, sebbene abbia avuto ben
tre sequel, e non completamente trash per essere davvero scult. Anche
se, tra le due categorie, direi che potrebbe rientrare più nella
seconda che nella prima.
Come racconta la leggenda, o anche come
racconta il collega blogger Frank Manila
(http://frank-manila.blogspot.it/2012/02/slumber-party-massacre-amy-holden-jones.html),
la nascita del progetto di questo film è alquanto singolare e merita
di essere rinarrata.
Dunque, la sceneggiatrice Rita Mae
Brown, da brava femminista, ha scritto il copione come se fosse una
parodia dello slasher, sottogenere particolarmente estremo e
maschilista dell’horror, genere di per sé già tradizionalmente
parecchio maschilista. Un sottogenere che all’epoca stava andando
alla grande grazie a film come Halloween (1978) di John Carpenter,
Venerdì 13 (1980) di Sean S. Cunningham, Maniac (1980) di William
Lustig e Il giorno di San Valentino (1981) di George Mihalka
(quest’ultimo definito da Quentin Tarantino the best slasher movie
of all times). La Mae Brown ha così disseminato la sua sceneggiatura
con tutta una serie di riferimenti fallo-centrici volti proprio a
parodiare il caz… ehm il fallo-centrismo degli horror.
Ci troviamo dunque a una parodia del
genere, a una sorta di Scream o di Scary Movie ante-litteram o magari
persino a una variante horror de L’aereo più pazzo del mondo,
uscito nel 1980?
Niente di tutto questo, perché i
produttori, inconsapevoli oppure ignorando i riferimenti parodistici
presenti nello script, hanno deciso di realizzare una pellicola
seria. Un classico horror slasher che si prende maledettamente sul
serio.
Il risultato è quindi stridente. Da una parte c’è una serie di tette, tette, tette, discorsi sul sesso, sangue, docce e ancora tette, tette, tette, pigiama party, massacri e sempre tette, tette, tette. Dall’altra parte, il sottotesto femminista emerge qua e là anche grazie alla regia della donna messa dietro la macchina da presa, Amy Holden Jones, eppure non riesce a essere del tutto uno slasher femminista.
In pratica? È un pasticcio.
Non un pasticciaccio brutto, ma un
pasticciaccio con qualche spunto di interesse e qualche motivo
(volontario o meno, non lo sapremo mai) di risate.
La prima voce che si sente nel film è
un urlo. Sembra di terrore, ma in realtà è una tipa che urla alla
radio perché ha appena vinto un premio. La scena è fortemente
simbolica, perché anche il resto del film resta tutto in bilico
così, tra il sembrare un film de paura tradizionale e l’essere
qualcosa di diverso, di più umoristico eppure non proprio.
La costruzione della tensione in alcune
scene è notevole e le atmosfere 80s tra John Carpenter e Wes Craven
danno quel “non so che” in più che rende gli horror di quel
decennio superiori agli altri a prescindere. Anche quelli riusciti
solo in parte, persino quelli (in?)volontariamente e clamorosamente
non riusciti come questo.
Un film strano, combattuto, diviso tra
due tendenze opposte, che si ferma giusto a un passo dall’essere
mitico. Pur con tutti i suoi limiti e difetti (la recitazione ad
esempio è persino sotto la non altissima soglia di guardia di questo
tipo di film), per gli amanti del genere teen-horror The Slumber
Party Massacre è comunque un caposaldo da recuperare. Il pubblico
principale a cui si rivolge però è un altro: gli appassionati di
tette-horror. Se rientrate nella categoria, e se avete letto questo
post fino alla fine so che rientrate nella categoria, non
perdetevelo!
(voto 6,5/10)
2 commenti:
Io ho letto sino alla fine: cos'hai detto che significa? Poi ho visto il trailer senza sonoro (non mi va di sentire urla) ed è stato come vedere tutto il film: finisce davvero così? Le tette vengono uccise tutte?
Comunque l'horror è un genere delicato..
come va a finire lascio a te l'onore di scoprirlo... ;)
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