Può sembrare inverosimile,ma esiste al mondo una comunità di
persone che vive fuori dal tempo sottomessa a precetti morali e religiosi
risalenti al XVI secolo.E' la comunità degli Amish,fondata alla fine del '600
dal religioso svizzero Jacob Amman a seguito dello scisma dalla chiesa mennoita
(una branca del protestantesimo) che diede il proprio nome al movimento su cui
vi intrattengo.A causa delle feroci e brutali persecuzioni religiose cui furono
sottoposti,gli Amish furono costretti ad emigrare negli Stati Uniti trovando una
tranquilla dimora in Pennsylvania dove attualmente è presente la concentrazione
più numerosa in Lancaster County nella quale vivono circa in 18.000 tra
discendenti dai mennoiti svizzeri e tedeschi che qui si stabilirono a partire
dal 1720.La maggior parte dei princìpi a cui si ispirano gli Amish trae origine
dal movimento anabattista ( dal greco "battezzare di nuovo" ) fondato dal
sacerdote olandese Menno Simon.Tra i precetti più significativi,ricordo quello
del Battesimo da ricevere esclusivamente in età adulta ( nella tradizione
amish, infatti,il Battesimo per i bambini
non è previsto non possedendo la consapevolezza di comprendere la differenza tra
il bene e il male ),il ripudio di ogni forma di violenza e una netta separazione
dal mondo terreno pervaso da corruzione e immoralità.
La lingua adoperata è il Pennsylvania Dutch,un
dialetto tedesco con contaminazioni bernesi,alsaziane e palatine condito da
qualche riferimento olandese e americano.Il ritratto di questo singolare e
affascinante spaccato di umanità è sapientemente eseguito dal giornalista
svizzero Jacques Légeret nel libro " Amish.Una comunità fuori dal tempo" che
racconta l'esperienza vissuta personalmente all'interno di una società i cui i
valori si ispirano alla " Gelassenheit ",uno dei princìpi cardine della cultura
amish. Légeret,che ha avuto il privilegio
di essere ospite presso alcune famiglie amish, descrive nel libro i tratti
somatici di un mondo radicalmente antitetico rispetto a quello occidentale
che,al contrario,è dominato dalla prevaricazione e da un debordante istinto di
competitività. Vi riassumo brevemente gli aspetti più interessanti della cultura
amish sui quali Légeret si intrattiene diffusamente.
Accennavo prima alla
Gelassenheit ( che letteralmente significa calma,tranquillità,pazienza ) con cui
si esprime il modus vivendi degli Amish improntato alla modestia,umiltà,forte
identificazione con il gruppo di appertenenza e ripudio verso ogni forma di
individualismo e competizione che,
invece,connotano la cultura dell'Occidente.Il loro comportamento
quotidiano è regolato dall'Ordnung ( ordine ) un codice che regola la condotta
privata,pubblica e religiosa di ciascun membro.Tra i divieti più curiosi
spiccano quello per gli uomini di portare i baffi ( metafora della vita militare
e dei disvalori di arroganza e violenza ),di possedere e guidare
un'automobile,di avere un computer,radio e televisione, l'uso dell'elettricità pubblica,di avere
un'istruzione superiore e di accedere al servizio militare.Ovviamente,sono
severamente proibiti l'aborto,la contraccezione e il divorzio. I giovani
tra i 14 ( fine della scuola media corrispondente al massimo livello di
istruzione per un amish ) e i 18-20 anni possono sottrarsi all'Ordnung
allorquando dovranno scegliere se farsi battezzare,ed entrare ufficialmente
nella chiesa amish,oppure lasciare la famiglia accedendo al mondo"
terreno".Questa fase di transizione che precede la scelta del Battesimo è
chiamata " Rumspringa " ( letteralmente,correre in giro,divertirsi ) in cui i
giovani vivono alla stregua di un occidentale qualsiasi.Al termine del periodo "
ludico" si deve scegliere tra il Battesimo o l'abbandono definitivo della
comunità.
Con il Battesimo,che avviene in età adulta,si suggella il legame
eterno alla chiesa amish : da questo momento in poi un giovane è sottomesso
all'Ordnung e ogni eventuale disobbedienza può essere punita con una
penitenza,scontata la quale si è riammessi alla comunità. L'uomo è il capo spirituale della casa e
responsabile del lavoro nei campi e nella fattoria mentre la donna si occupa dei
figli,delle faccende di casa e della cura dell'orto.La donna,volontariamente
sottomessa,è inferiore sul piano sociale ma uguale all'uomo di fronte a
Dio.Questi,in estrema sintesi,sono i temi più salienti di una narrazione
scorrevole e piacevolmente descrittiva nella quale Jacques Légeret non si limita
ad un'analisi degli usi e costumi amish ma induce a riflettere su come sia
possibile che in in paese come quello americano,roccaforte di concorrenza, tecnologia e modernità possa radicarsi una
comunità così diametralmente opposta.Leggendo questo libro si ha l'impressione
che,pur essendo quella degli Amish una società rigida,contraddittoria e
patriarcale,ci si trovi di fronte ad un mondo di cui finiamo per invidiarne la
semplicità e la genuinità di certi piccoli gesti quotidiani come la solidarietà
e la condivisione tra i membri nei momenti di maggiore difficoltà.In una società
sempre più moralmente depauperata come la nostra in cui un frustrante
individualismo dilaga,valori simbolo per la comunità amish ( per noi,ormai
desueti ) come l'umiltà,la moderazione e il rispetto per il prossimo andrebbero
riscoperti e rivitalizzati.
Cleopatra, martedì 10/07/2012
3 commenti:
Ah beh, una possibilità di scelta ce l'hanno quindi! Me lo son sempre chiesta, sospiro di sollievo ;) Il libro sembra interessante, perché è una comunità di cui, forse proprio per la distanza voluta dal mondo "terreno", si sa poco. Penso che al mantenimento dell'umiltà e della serenità contribuisca fortemente il basso livello di istruzione, che mi ha fatto venire in mente la mela dell'albero della conoscenza..
beh si, infondo si sono persi i valori di semplicità e solidarietà nei confronti del nostro prossimo, oggi si corre, per la conquista di una ricchezza che non raggiungeremo mai, non sono d'accordo per l'istruzione, secondo me è importante nell'individuo, perchè lo arricchisce, non so se farei la vita semplice che fanno loro, oggi usiamo i pc che hanno collegato la persona con il mondo intero, ma abbiamo dimenticato come si fa a parlare con il nostro vicino di casa...che differenza...
Un argomento del quale conoscevo poco o niente e che sono felice di aver potuto approfondire leggendo il tuo bel post.Come sempre, grazie :)
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